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Adria- Orari ridotti per la Biblioteca: la critica di IBC e le soluzioni per rilanciarla

IBC "Ridurre gli orari è una scelta miope, che rischia di allontanare le persone e spegnere un luogo vivo e prezioso"

Adria: Biblioteca Luigi Groto

Adria: Biblioteca Luigi Groto

Il Movimento Impegno per il Bene Comune denuncia la decisione dell’Amministrazione Barbujani di ridurre gli orari della biblioteca “Luigi Groto” e propone alcune soluzioni per garantire accesso e continuità.

Il Movimento Civico Impegno per il Bene Comune esprime forte preoccupazione per la decisione dell’Amministrazione comunale di ridurre, a partire dal 26 maggio, l’orario di apertura della Biblioteca Comunale “Luigi Groto”. Una scelta che va nella direzione opposta alla crescita culturale in una città come Adria, che si distingue per l’ampia offerta formativa: dalle scuole dell’infanzia alle superiori, dal Conservatorio musicale Antonio Buzzolla — che rilascia titoli di studio equipollenti alla laurea — fino al corso universitario in scienze infermieristiche.

“Rispetto al passato, -evidenziano i Civici di IBC-, in cui la biblioteca garantiva un’apertura ampia e continuata, oggi ci troviamo di fronte a un evidente passo indietro, che penalizza studenti, ricercatori, studiosi e tutti i cittadini che frequentano quotidianamente questo presidio di cultura. In passato, nonostante difficoltà e rimodulazioni temporanee, era stata mantenuta una soglia di accessibilità ampia, compresi i sabati mattina e alcuni pomeriggi su prenotazione".

Secondo quanto riportato nella  nota ufficiale del direttivo di IBC, le motivazioni sembrano essere legate alla carenza di personale, conseguenza diretta del mancato investimento strutturale nel servizio: assunzioni non programmate, pensionamenti non sostituiti, assenza di una strategia di potenziamento dell’organico.

Impegno per il Bene Comune avanza quindi alcune proposte per superare la situazione: si potrebbe valutare la possibilità di una gestione parziale in outsourcing, con personale specializzato per le funzioni di accoglienza, prestito e assistenza in sala, lasciando al personale comunale i compiti più tecnici e amministrativi. Una formula già adottata con successo in molte realtà italiane. In alternativa, si potrebbero prevedere nuove assunzioni, investendo nel rilancio della biblioteca come centro di promozione della lettura, dello studio e della vita culturale cittadina”.

Nel concludere  IBC afferma “Ridurre gli orari è una scelta miope, che rischia di allontanare le persone e spegnere un luogo vivo e prezioso”. 

 

 

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