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Adria, orari ridotti in biblioteca: da 54 a 35 ore settimanali, parte la prima petizione degli utenti

Taglio netto di 19 ore: protestano studenti e lettori abituali della "Luigi Groto" contro la drastica riduzione del servizio pubblico

 Biblioteca

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La  riduzione dell’orario settimanale di apertura della Biblioteca comunale “Luigi Groto” di Adria – passata da 54 a 35 ore – ha suscitato la reazione degli utenti, tra cui studenti, ricercatori e cittadini. Una prima petizione verrà formalmente presentata all’Amministrazione comunale per chiedere il ripristino del servizio nei termini precedenti, evidenziando il ruolo centrale della Biblioteca come presidio culturale del territorio.

Adria – "Una biblioteca è una casa aperta sul sapere, non può diventare una porta che si chiude per mancanza di personale." È questo, in sintesi, il messaggio forte e chiaro che arriva da cittadini, ricercatori, studenti e lettori abituali, firmatari di una petizione spontanea per denunciare la drastica riduzione degli orari di apertura della Biblioteca comunale "Luigi Groto".

Una protesta composta, ma determinata, che si rivolge direttamente all’Amministrazione comunale.

“Siamo utenti della Biblioteca comunale "Luigi Groto" che frequentiamo per la lettura e consultazione di libri, quotidiani, riviste, documenti d'archivio, per motivi di studio e di ricerca” – si legge nel testo della petizione – La dedica al "Cieco di Adria", un umanista del Cinquecento di elevatura europea, proposta alcuni anni fa dal prof. Antonio Giolo referente dell'amministrazione guidata da Omar Barbierato, ha valorizzato come merita la nostra Biblioteca, indubbiamente l'istituzione culturale più importante non solo del Basso Polesine, e il suo prezioso archivio"

 A fronte di questa importante funzione per il territorio, gli utenti sottolineano un progressivo smantellamento del servizio pubblico: si è passati, nel giro di poche settimane, da 54 ore settimanali di apertura (incluso il sabato mattina) alle attuali 35 ore settimanali, con chiusura totale il sabato e riduzione dell’orario nei giorni feriali.

 «La drastica riduzione dell'orario, decisa in modo sbrigativo dall'Amministrazione comunale – si legge nella petizione – ha comportato non solo un ridimensionamento concreto della fruizione dei servizi, ma anche una svalorizzazione della Biblioteca e un indebolimento del suo ruolo culturale e civico».

La chiusura del sabato, in particolare,  causa forti disagi a ricercatori e utenti provenienti da altri comuni, spesso impossibilitati a usufruire della Biblioteca nei giorni lavorativi.

Le motivazioni ufficiali fornite dal sindaco – che ha parlato di una carenza di organico – non sono bastate a placare il malcontento. Al contrario, hanno alimentato una mobilitazione che, con questa prima petizione, chiede formalmente il ripristino dell’orario continuato e la riapertura della Biblioteca anche il sabato mattina.

Guendalina Ferro

 

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