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Pettorazza Grimani ricorda Silvano Franzolin a 43 anni dalla strage della Circonvallazione

Nella piazza del borgo, tra autorità, familiari, comunità e l’ANC di Adria, è stata celebrata la memoria di un eroe dell’Arma

Pettorazza Grimani

Pettorazza Grimani

Nel 43° anniversario della Strage della Circonvallazione, Pettorazza Grimani ha reso omaggio all’Appuntato dei Carabinieri Silvano Franzolin, originario del paese e vittima dell’agguato mafioso del 1982 a Palermo. Alla cerimonia commemorativa, celebrata con messa e deposizione di una corona, hanno partecipato autorità civili, militari e religiose, oltre alla sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Adria.  

In una calda mattinata di giugno, Pettorazza Grimani (RO) si è fermata per commemorare il 43° anniversario della Strage della Circonvallazione, avvenuta a Palermo il 16 giugno 1982. Proprio in quel tragico agguato mafioso perse la vita l’Appuntato dei Carabinieri Silvano Franzolin, Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria, nato a Pettorazza il 3 aprile 1941.

La commemorazione è iniziata nella Parrocchia San Giuseppe Sposo della B.V. Maria, con la Santa Messa celebrata da don Lino Mazzocco. Accanto ai familiari, erano presenti il Colonnello Edoardo Campora, Comandante Provinciale dei Carabinieri, l’Assessore regionale Cristiano Corazzari, il Vicario della Prefettura Fabrizio Cesarino, il Maggiore Manuel Scacchi (Comandante della Compagnia di Adria), il Vice Sindaco Francesca Capuzzo, rappresentanti della Guardia di Finanza, i Comandanti dei carabinieri delle Stazione locali e una delegazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Adria, intitolata proprio a Silvano Franzolin.

Durante l’omelia, don Lino Mazzocco ha esaltato la “gratuità del sacrificio”, evocando il gesto supremo di chi, come Franzolin, ha dato la propria vita per dovere. Alla cerimonia religiosa ha fatto seguito la deposizione della corona al cippo commemorativo in piazza, un momento sobrio ma carico di emozione.

La seconda parte dell’evento si è svolta presso il vicino campo sportivo, con l’alzabandiera alla presenza delle autorità. Il Vice Sindaco Capuzzo ha voluto sottolineare l’impegno costante delle Forze dell’Ordine, mentre il Col. Campora ha definito la memoria dei caduti “un patrimonio per l’intera Nazione”. Dal canto suo, il Vicario della Prefettura Cesarino ha ricordato il sacrificio di Franzolin come espressione concreta della lotta alla mafia.

 

I fatti del 16 giugno 1982

In quella mattinata, una Mercedes guidata dall’autista civile Giuseppe Di Lavore trasportava, fra gli altri, il boss mafioso Alfio Ferlito sotto scorta: Silvano Franzolin, Salvatore Raiti e Luigi Di Barca. L’agguato fu repentino e brutale: colpi d’arma automatica squarciarono la circonvallazione di Palermo, uccidendo tutti i presenti, fra cui Franzolin che – pur gravemente ferito – tentò di reagire armato. Solo dopo vent’anni i veri mandanti emersero: la faida catanese tra Santapaola e Ferlito, con Totò Riina coinvolto come esecutore della vendetta trasversale.

 

Guendalina Ferro

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