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Bottrighe ricorda l’impresa di Maddalena, l’aviatore della Tenda Rossa

Nel giorno della leggendaria missione artica del 1928, la comunità omaggia il coraggio e la memoria del suo figlio più illustre

Adria: Umberto Maddalena

Adria: Umberto Maddalena 1931

Adria - Bottrighe ricorda Umberto Maddalena con un incontro culturale, la ristampa dell’opuscolo distribuito alle scuole, l’annuncio di un nuovo libro con immagini e documenti, e l’avvio di percorsi culturali dedicati alla sua figura.

Adria: Nel giorno in cui, nel 1928, decollò dalla Groenlandia per salvare l’equipaggio del dirigibile Italia, Bottrighe ha scelto di rendere omaggio al comandante Umberto Maddalena, figura storica e simbolo di coraggio. Un evento culturale, promosso dall’Associazione Memoriale Comandante Umberto Maddalena, ha riportato al centro l’eredità dell’uomo e il suo straordinario contributo all’aeronautica italiana.

A introdurre l’incontro sono stati Alberto Bergo, Vicepresidente, e Luciano Fantinati, segretario dell’associazione. Proprio Fantinati ha annunciato una nuova e ampia raccolta di immagini e documenti, attualmente in fase di elaborazione, che confluirà nel volume “Umberto Maddalena. La vita, le imprese e le gesta eroiche di un figlio illustre di Bottrighe”.

Un contributo significativo è arrivato da Letizia Guerra, presidente della Pro Loco di Adria, che ha mostrato al pubblico una rara copia originale del libro scritto da Maddalena nel 1931: “Lotte e vittorie sul mare e nel cielo”, edito da Mondadori con prefazione del ministro dell’Aeronautica di allora, Italo Balbo. Un testo che racconta in prima persona la vocazione marinara dell’autore, nata tra le acque del Po e dell’Adige, e la sua passione per il volo.

Il racconto è poi entrato nel cuore della storia: Umberto Maddalena, nato a Bottrighe nel 1894, primogenito di cinque figli, trascorse l’infanzia a Pettorazza Grimani. Dopo aver frequentato il Nautico “Paolo Sarpi” di Venezia e aver navigato fin oltre l’equatore, approdò all’Accademia Navale di Livorno, dove – come si legge nel suo diario di bordo – l’ammiraglio Casanova annunciò ai giovani ufficiali che la Marina aveva bisogno di uomini capaci di “navigare nel cielo”: era il 1915. Fu così che Maddalena si avvicinò al mondo dell’aeronautica, conseguendo i primi brevetti da pilota.

La sua impresa più celebre resta quella del 20 giugno 1928, quando insieme a Pierluigi Penso partirono dalla Groenlandia con due idrovolanti per cercare l’equipaggio disperso del dirigibile Italia, guidato dal generale Umberto Nobile. Durante il volo Maddalena  filmò dall’alto la famosa Tenda Rossa  e contribuì a guidare con precisione i soccorsi successivi.

Quelle immagini fecero il giro del mondo e Maddalena, per il suo coraggio e la determinazione dimostrata in condizioni estreme, fu insignito della medaglia d’oro al valor aeronautico, la più alta onorificenza del tempo per chi serviva nei cieli.  Oggi, la celebre Tenda Rossa è conservata al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, testimone tangibile di una delle operazioni di soccorso più straordinarie della storia.

 

 “Il nome del Maddalena vive ancora – prosegue la presidente della pro loco – il suo esempio continua a parlarci e ci insegna che da un piccolo paesello possono nascere grandi storie: l’audacia, la passione e il senso del dovere sono valori senza tempo”. Guerra ha anche proposto l’organizzazione di camminate culturali nei luoghi legati alla vita dell’aviatore, coinvolgendo associazioni e istituzioni.

Lo storico Valentino Zaghi ha inserito Maddalena e gli altri otto eroi di Bottrighe nel contesto storico del Ventennio fascista, ricordando le imprese di Arduino Bizzarro, Cinzio Cassetta, Mansueto Marchiori, Narciso Gambalunga, Tersilio Crivellari, Erminio Fioravanti e Silvano Bolzoni. Proprio di fronte all’edificio comunale che oggi ospita il busto dell’aviatore e la Biblioteca di Babele, sono state posate recentemente le targhe d’inciampo dedicate a questi eroi, tra cui Maddalena stesso: segni concreti di una memoria civica condivisa.

Durante l’incontro, Fantinati ha ricordato l’eco internazionale del nome di Umberto Maddalena, citando il Villaggio Maddalena in Libia, la celebrazione annuale in Brasile con una messa in sua memoria e l’iniziativa dell’Aeronautica Militare Italiana che ha commissionato un volume dedicato ai grandi aviatori italiani, tra cui figura proprio Maddalena.

A concludere, Gilberto Maddalena, pronipote dell’aviatore e presidente dell’associazione, ha ribadito l’impegno a raccogliere i fondi per realizzare Il progetto del "Memoriale Umberto Maddalena e gli otto eroi di Bottrighe" nella dimora natale dell’aviatore. «Continueremo a lavorare con determinazione – ha detto – per trasformare quel luogo simbolico in uno spazio di memoria, aperto alla cittadinanza e alle future generazioni».

A tutti i presenti è stata distribuita la ristampa del volume dedicato agli eroi di Bottrighe, da tempo esaurito dopo la distribuzione nelle scuole.

   

 

Guendalina Ferro

 

 

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