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Adria: La solidarietà non va in vacanza

600 pacchi con beni alimentari e per l’igiene distribuiti grazie alla Fondazione Franceschetti e Di Cola

Adria: Fondazione Franceschetti e Di Cola

Adria: Fondazione Franceschetti e Di Cola

La Fondazione Franceschetti e Di Cola rinnova per l’undicesimo anno il suo impegno verso le famiglie in difficoltà. Con 600 pacchi contenenti generi alimentari e beni di prima necessità, la distribuzione solidale coinvolge parrocchie e volontari del  territorio Polesano e delle province limitrofi.

ADRIA – La solidarietà non si misura con le parole, ma con i gesti. E la Fondazione Franceschetti e Di Cola lo dimostra da undici anni, attraverso un progetto che ha ormai assunto un ruolo essenziale per il territorio: 600 pacchi solidali distribuiti anche nel 2025 a famiglie in difficoltà, con beni di prima necessità, prodotti alimentari e per l’igiene personale e domestica.

Due i momenti chiave della distribuzione: venerdì 13 giugno e venerdì 11 luglio, presso la sede della fondazione in via Cavallotti ad Adria, con il supporto operativo di una rete fittissima di parrocchie e associazioni di volontariato sparse nelle diocesi di Chioggia, Adria-Rovigo e di Padova.

 Tra le realtà coinvolte: la Cattedrale di Adria, la parrocchia della Tomba, San Vigilio e il Centro Aiuto alla Vita sempre ad Adria; la parrocchia di Cà Emo – Botti Barbarighe – Fasana e la Comunità cristiana sinodale di Pettorazza Grimani, Papafava, Bottibarbarighe e Cà Emo; l’associazione ODV Anziani di Loreo; Ariano Polesine e Corbola; l’Unità Pastorale di Rottanova e San Giuseppe Foresto; Boscochiaro, San Gaetano e Villaggio Busonera; il centro Salesiani di San Giusto a Porto Viro e l’Emporio ODV Solidarietà Delta di Porto Tolle.A queste si affiancano: la Caritas vicariale della zona di Agna, Pontelongo e San Pietro Dolfina di Cavarzere (provincia di Venezia); la parrocchia di Arzegrande (diocesi di Padova); il Centro di solidarietà Anna Depuis Onlus di Chioggia; e l’Unità Pastorale di Codevigo, Cambroso, Rosara e Santa Margherita.Una mappa della solidarietà che conferma, ancora una volta, come il volontariato e le comunità religiose del territorio sappiano rispondere con generosità ai bisogni crescenti di chi è più fragile.

 «Ogni anno ci auguriamo di non dover ripetere questo gesto, ma la realtà ci dice che il bisogno è sempre più diffuso – ha dichiarato il presidente della Fondazione, Marco Bonaldo – Quello che all’inizio sembrava un intervento d’emergenza, oggi è diventato un progetto strutturato di aiuto economico. Finché le risorse lo permetteranno, noi ci saremo».

Bonaldo ha poi voluto esprimere un sentito ringraziamento al Consiglio di Amministrazione della Fondazione, al segretario Lucia Tiozzo, e ai tanti volontari che, nelle parrocchie e nei centri di distribuzione, rendono possibile ogni anno questo piccolo miracolo di altruismo organizzato.

Una catena di solidarietà silenziosa ma efficace, che testimonia la forza della comunità e la capacità di rispondere con azioni concrete a un bisogno che purtroppo non accenna a diminuire.

Un pacco può sembrare poco, ma per molte famiglie è un segno prezioso di attenzione, dignità e speranza. E in questa direzione, la Fondazione Franceschetti e Di Cola continua a camminare.

Guendalina Ferro

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