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Sicurezza idraulica
18.07.2025 - 20:28
Gianpaolo Bottacin
Partiranno ad agosto i primi cantieri nel Delta legati al maxi progetto del PNRR “Rinaturazione dell’area del Po”. A Corbola, Papozze, Porto Viro e Porto Tolle sono previste opere per la sicurezza idraulica (linea PT) con diaframmi di protezione negli argini maestri, e interventi di rinaturazione (linea R) tra riforestazione, recupero di lanche e contenimento delle specie invasive. Lavori in calendario fino all’estate 2026.
Adria – I cantieri si apriranno nei primi giorni di agosto, ma i lavori entreranno a pieno ritmo operativo da ottobre. Obiettivo: concludere tutti i lavori entro l’estate 2026. È il cronoprogramma dell’Investimento PNRR “Rinaturazione dell’area del Po”, illustrato questa mattina nella sala Federighi del Comune di Adria alla presenza di istituzioni locali e regionali .
Ad aprire ufficialmente i lavori della mattinata è stato il sindaco di Adria, Massimo Barbujani, che ha voluto ringraziare AIPo per l’iniziativa, ricordando «il legame indissolubile tra Adria e il fiume Po».
Nel corso della mattinata, le relazioni tecniche sono state affidate al Direttore di AIPo, Gianluca Zanchelli, e alla dirigente e RUP del progetto Mirella Vergnani, che hanno illustrato nel dettaglio l’avanzamento dei lavori.
Due importanti interventi finalizzati all’incremento della sicurezza idraulica (“linea PT”) verranno realizzati a Corbola, Papozze e Mazzorno Sinistro(Scheda 49) e Porto Tolle, Porto Viro (scheda 52), consistenti in opere di protezione arginale mediante diaframmature nel corpo degli argini maestri, con importi – rispettivamente - di 15,1 e di 13,3 milioni di euro. I lavori dureranno circa un anno e sarà dedicata grande attenzione a ridurre al minimo i disagi alla viabilità veicolare durante le operazioni di cantiere.
Altri interventi sono in corso di progettazione esecutiva - con già approvato il Progetto di fattibilità tecnico-economica in Conferenza dei Servizi - e riguardano la “linea R”, ossia interventi di riforestazione, ambientali/naturalistici, riqualificazione di lanche e rami abbandonati, controllo specie vegetazionali alloctone invasive. Questi interessano le aree di Ariano nel Polesine (Scheda 48), per un importo lordo da quadro economico di 4,8 milioni; Corbola, Papozze e Mazzorno Sinistro di Adria(scheda 49), per 9,5 milioni; l’area di circa 39 ettari dell’Ansa di Volta Vaccari, situata al km 645 del fiume Po nel comune di Porto Tolle (Scheda 50), per 1,5 milioni; Ca’ Margherita a Porto Tolle e Ca’Pisani a Porto Viro (scheda 52), per 13,2 milioni; Donzella - Porto Tolle (scheda 53) per 12,5 milioni; Tramontana a Rosolina per 1,6 milioni di euro.
Un ulteriore intervento attualmente all’esame della Conferenza dei Servizi riguarda invece la “linea M” (interventi idraulico – morfologici) ed è finalizzato alla riattivazione e riapertura di rami abbandonati e apertura nuovi rami fluviali nell’area di circa 900 ettari dell’ Isola della Batteria e Oasi di Ca’ Mello a Porto Tolle (scheda 51) per un importo (sempre lordo da quadro economico) di 4,5 milioni di euro.
A chiudere la mattinata è stato Gianpaolo Bottacin, Presidente del Comitato di Indirizzo di AIPo Assessore regionale veneto all'Ambiente, Clima, Protezione civile, Dissesto idrogeologico, che ha ricordato:“ Oggi è l’occasione opportuna per ricordare che stiamo parlando di decine di milioni di euro spesi nel Delta per aumentare la sicurezza del territorio e l’incolumità pubblica, che sono prioritari rispetto ad altri pur importanti aspetti. Gli interventi previsti si aggiungono ai 78 milioni di euro che Regione Veneto ha investito nel territorio della provincia di Rovigo sempre per incrementare la sicurezza idraulica”.
Guendalina Ferro
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