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"Come alberi sul fiume", il libro dove le parole suonano come musica

Miranda Bovolenta trasforma la presentazione del suo libro in uno spettacolo corale che unisce parole, note e immagini.

Miranda Bovolenta

Miranda Bovolenta

Nell’ambito della rassegna estiva “Arte al chiaro di luna”, i giardini della Fondazione Franceschetti e Di Cola hanno ospitato la presentazione di Come alberi sul fiume, l’ultima opera poetica di Miranda Bovolenta. Un’esperienza multisensoriale tra teatro, musica e poesia.

Adria: La rassegna estiva “Arte al chiaro di luna” ha ospitato una delle tappe più suggestive del suo programma: la presentazione del libro Come alberi sul fiume di Miranda Bovolenta, un’opera poetica intensa, costruita come un dialogo intimo e toccante tra due vite che si incontrano, si amano, condividono il cammino, fino all’inevitabile congedo segnato dalla morte.

Ma non è stata una semplice presentazione: Bovolenta ha scelto di trasformare l’evento in una vera e propria performance artistica, intrecciando teatro, musica e immagini in un’unica esperienza emotiva condivisa.

Al centro del giardino della Fondazione Franceschetti e Di Cola, due attori — Claudio Zanforlin (“Lui”) ed Enrica Pizzi (“Lei”) — hanno dato voce ai testi con delicatezza e intensità, mentre il tessuto sonoro veniva cucito in tempo reale dalle mani e dalle voci di giovani musicisti e interpreti: Tommaso Bego alle tastiere, le chitarre acustiche ed elettriche a dialogare con le voci di Alice Roccato, Annalisa Siviero, Monica Bonafè e Riccardo Bellan.  

Tra un verso poetico e una nota musicale, la voce fuori campo della stessa Miranda Bovolenta ha guidato il pubblico in questo viaggio emotivo, avvalendosi anche di immagini che scorrevano a evocare paesaggi interiori e stati d’animo. Un intreccio armonico tra parola, suono e visione: una “rete magica”, come è stata definita, che ha saputo unire diverse forme espressive in una narrazione coerente e profondamente umana.

Il pubblico ha seguito la performance, lasciandosi coinvolgere da un’atmosfera evocativa, in cui poesia e musica si sono alternate e fuse in un dialogo senza tempo. Gli applausi a scena aperta,   hanno accompagnato la serata come risposta spontanea a un’esperienza che ha saputo toccare corde emozionali.

A chiudere l’evento, le parole di gratitudine di Lucia Tiozzo, Segretario della Fondazione, che ha ringraziato il pubblico per la partecipazione e si è complimentata con Miranda Bovolenta e con tutti gli artisti che hanno reso possibile quella che, più che una presentazione, è stata una testimonianza d’arte condivisa. (g.f.)

 

 

 

 

 

 

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