Sono poco più di 500 i polesani convocati dalla Croce Rossa di Rovigo, per effettuare il test sierologico finalizzato ad elaborare una mappa dell’immunità al coronavirus. È ai nastri di partenza, infatti, lo studio sperimentale voluto dal Ministero e dall’Istituto superiore della Sanità, che coinvolgerà un campione di 150mila persone in 2mila comuni italiani. Nove i comuni polesani selezionati per fare parte della rilevazione: a ricevere la convocazione, a cui si potrà rispondere su base volontaria, 508 persone, già selezionate dall’Istat, residenti nei territori comunali di Rovigo, Adria, Badia, Bosaro, Porto Tolle, Porto Viro, Stienta, Trecenta e Villadose.
La campagna di monitoraggio ha coinvolto anche Adria
Complessivamente, in questi nove Comuni vivono circa 116mila persone, praticamente la metà della popolazione del Polesine. Una quota inferiore allo 0,5% dei residenti di questi Comuni ha ricevuto una telefonata dalla Croce Rossa, indicata a livello nazionale per gestire la campagna di monitoraggio, che proporrà di fissare un appuntamento per effettuare il prelievo di sangue finalizzato all’analisi. Da prassi, l’Ulss 5 Polesana, ha incontrato la Croce Rossa di Rovigo per definire gli aspetti operativi e e le modalità per compiere le analisi, come sottolineato dal direttore generale, Antonio Ferdinando Compostella. Marco Scarazzatti
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