Adria, la situazione accaduta negli ultimi giorni all’Ecocentro è già stata sottoposta all’attenzione dell’Ente Gestore che si è immediatamente attivato per attuare delle soluzioni
Adria
Il lavoro realizzato da Ecoambiente era necessario e con i margini di miglioramento che rientrano negli obiettivi che nella serata di mercoledì 30 giugno, nel corso del consiglio Comunale, sono stati illustrati dal presidente Marco Trombini, dal direttore tecnico di Ecoambiente Valerio Frazzarin, e dal direttore dell’ente di Bacino Giovanni Biagini. "In primis la ripresa della campagna di sensibilizzazione della raccolta differenziata nelle scuole, non resa possibile durante l’emergenza sanitaria per le norme Covid – è emerso nella seduta pubblica del Comune di Adria -. Poi, una serie di azioni per migliorare gli approcci informativi rivolta alla cittadinanza, che si tradurrà da settembre prossimo con lo sportello della raccolta differenziata, un front office con i cittadini"."Negli ultimi mesi, grazie anche all’attività di controllo sul territorio svolta dall’Ispettore Ambientale, è stata rilevata una diminuzione delle segnalazioni pervenute da parte dei cittadini per mancati ritiri e/o analoghi disservizi – fa sapere l’assessore all’ambiente Matteo Stoppa. "Contestualmente la maggiore diffusione dell’utilizzo del portale Comunichiamo si sta rivelando uno strumento efficace per consentire agli addetti dei vari uffici un tempestivo intervento e conseguente risoluzione del problema - evidenzia l’assessore al decoro Andrea Micheletti -. Certamente si può fare di più e meglio, ma necessita la collaborazione di tutta la cittadinanza che andremo sicuramente ad allertare e a far partecipare anche a livello di quartiere per individuare e isolare quei cittadini che ancora non sono rispettosi dei regolamenti comunali e del vivere comune".“La questione della cospicua presenza di colombi nel territorio urbano di Adria, è stata oggetto di analisi e verifiche del personale preposto che in accordo con l’Amministrazione ha stabilito di procedere programmando delle campagne di monitoraggio al fine di individuare le motivazioni di una così elevata presenza di colombi - spiegano gli assessori - Come è stato evidenziato dopo il primo monitoraggio, effettuato nel mese di gennaio 2021, dalla Ditta incaricata per l’esecuzione dell’attività, l’elevata presenza della popolazione di colombi richiede uno studio approfondito delle cause, per cui la specie frequenta l’area e, come consigliato dalla ditta, qualsiasi tipo di intervento mirato allo spopolamento, oltre all’aspetto economico sicuramente gravoso, avrebbe in questo momento risultati solo temporanei"."Parallelamente all’attività di monitoraggio che, sulla base delle risorse finanziarie disponibili, è stata programmata fino al 2022, continua l’attuazione di sistemi di dissuasione sugli edifici comunali e anche il controllo del territorio per la verifica del rispetto dell’ordinanza sindacale n. 66/2000, che vieta ai cittadini di somministrare cibo ai colombi e impone ai proprietari di immobili, soprattutto quelli in stato di abbandono o non abitati, di impedire con dissuasori vari, che alcune parti degli stessi vengano utilizzati dai colombi per nidificare o come luogo di riparo", concludono gli assessori.
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