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L'istituto Meucci di Cittadella: il primo passo verso una scuola inclusiva con la "carriera alias" per studenti in transizione di genere

Un passo avanti per l'inclusività e il rispetto delle identità di genere nella scuola

studenti

Una scuola che riconosce il nome “vero” di una persona, prima che lo facciano una sentenza e l'anagrafe. L'istituto Meucci di Cittadella è la prima scuola della città murata ad attivare la “carriera alias”, con l'obiettivo di «garantire il benessere psicofisico degli studenti e delle studentesse in transizione di genere mediante la realizzazione di un ambiente di studio sereno ed inclusivo, basato sul rispetto reciproco e sulla pari dignità delle persone». Un passo importante verso l'inclusività e il rispetto delle identità personali, un Istituto che sceglie di andare oltre le formalità burocratiche e incontrare le urgenze di ragazze e ragazzi che non si riconoscono nel genere certificato alla nascita. Con il pieno sostegno del dirigente scolastico Roberto Turetta, il Consiglio d'Istituto ha approvato a fine maggio il regolamento che istituisce un percorso amministrativo dedicato agli studenti e alle studentesse in transizione di genere.

Il regolamento sancisce un impegno concreto a favore di chi attraversa un percorso complesso e delicato come quello della transizione. La carriera alias consiste nella creazione di un profilo burocratico parallelo, che permette l'utilizzo di un nome elettivo, diverso da quello anagrafico, all'interno della vita scolastica quotidiana: registro elettronico, badge, libretto scolastico, account e-mail. Tutto questo, pur mantenendo inalterata la validità dei documenti ufficiali destinati all'esterno, come certificati, diplomi e pagelle, che continueranno a riportare il nome anagrafico fino a una eventuale sentenza definitiva di rettifica.

L'iniziativa si rivolge a studentesse e studenti che abbiano intrapreso un percorso medico-legale o psicologico finalizzato alla rettifica del nome e dell'identità di genere. Per attivare la carriera alias, occorre presentare al dirigente scolastico un'apposita istanza, corredata da documentazione e da un documento d'identità. Nel caso di minorenni, la richiesta deve essere firmata dalla famiglia o da chi ne esercita la potestà genitoriale. Una volta valutata la documentazione, il dirigente e lo studente sottoscrivono un accordo di riservatezza che tutela il diritto alla privacy e al rispetto della persona. La “carriera alias” ha natura provvisoria e può essere disattivata su richiesta della persona interessata o in caso di violazione del regolamento. In ogni caso, decade automaticamente con l'emissione della sentenza di rettifica anagrafica.

Il collegamento tra identità alias e identità anagrafica è gestito in modo riservato dalla segreteria didattica, che diventa punto di riferimento amministrativo per l'intero percorso. Con questa scelta, il Meucci si pone quindi come esempio virtuoso di scuola attenta ai bisogni reali dei propri studenti. In un contesto sociale in cui la consapevolezza e il rispetto per le diversità identitarie stanno diventando sempre più centrali, l'attivazione della “carriera alias” rappresenta una risposta concreta a un'esigenza sempre più sentita: quella di essere riconosciuti per ciò che si è, non solo per ciò che sta scritto nei documenti.

(Silvia Bergamin)

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