Scopri tutti gli eventi
Ambiente
29.10.2024 - 10:08
Nel dibattito sempre più acceso sul cambiamento climatico, due voci autorevoli si ergono a rappresentare prospettive diverse ma complementari. Da un lato, Stefano Mancuso, professore di arboricoltura generale e coltivazioni arboree all'Università di Firenze, ci offre una visione allarmante sulla riduzione del patrimonio arboreo globale. Dall'altro, Antonino Zichichi, fisico di fama internazionale, ci invita a riflettere sul ruolo fondamentale dell'anidride carbonica nel mantenere la vita sulla Terra.
Stefano Mancuso ci ricorda che, 12.000 anni fa, il nostro pianeta ospitava circa 6.000 miliardi di alberi. Oggi, quel numero si è dimezzato, con 3.000 miliardi di alberi rimasti. Di questi, ben 2.000 miliardi sono stati abbattuti negli ultimi due secoli. Questo dato non è solo una statistica, ma un campanello d'allarme che suona forte e chiaro: la deforestazione ha un impatto diretto sul riscaldamento globale, un fenomeno che la scienza ha riconosciuto come di origine antropica già dal 1856. Mancuso sottolinea come l'aumento dell'anidride carbonica nell'atmosfera sia strettamente legato alla riduzione delle foreste, le uniche vere "fabbriche" naturali capaci di riassorbire questo gas serra.
La perdita delle foreste primarie non è solo una questione di numeri. È una questione di vita. Mancuso cita il rapporto Dasgupta, che evidenzia come dal 1970 ad oggi la popolazione animale globale si sia dimezzata. Gli anfibi, per esempio, hanno subito una riduzione del 91%, mentre l'80% degli uccelli presenti oggi è costituito da pollame allevato dall'uomo.
In netto contrasto, Antonino Zichichi ci offre una prospettiva diversa sull'anidride carbonica. Secondo il fisico, l'effetto serra, spesso demonizzato, è in realtà un dono che ci regala 33 gradi di temperatura media in più, rendendo la Terra abitabile. Senza di esso, il nostro pianeta sarebbe un luogo inospitale, con temperature medie di 18 gradi sotto zero. L'anidride carbonica, quindi, non è un nemico, ma un elemento essenziale per la vita vegetale, e di conseguenza, per quella animale.
Le posizioni di Mancuso e Zichichi, sebbene apparentemente opposte, ci invitano a riflettere su un punto fondamentale: l'importanza di un dialogo aperto e costruttivo. La sfida del cambiamento climatico non può essere affrontata con soluzioni semplicistiche o unilaterali. Richiede una comprensione profonda delle dinamiche naturali e un impegno collettivo per trovare un equilibrio tra sviluppo umano e conservazione ambientale.
La questione non è se l'anidride carbonica sia buona o cattiva, ma come possiamo gestirla in modo sostenibile. La riduzione delle emissioni, la riforestazione e l'innovazione tecnologica devono andare di pari passo.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516