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Castelfranco Veneto: sfide e soluzioni per la sicurezza idraulica del territorio

La città affronta il rischio di alluvioni con nuovi progetti e soluzioni innovative, tra cui il collegamento tra Avenale e Muson.

Castelfranco Veneto: sfide e soluzioni per la sicurezza idraulica del territorio

Fiume Avenale | Marco Maso | Flickr

Castelfranco Veneto si trova a fronteggiare le sfide poste dai cambiamenti climatici e dai fenomeni atmosferici estremi. La recente riunione della commissione consiliare dei lavori pubblici ha messo in luce la necessità di interventi urgenti per prevenire i danni causati dalle ripetute alluvioni che hanno colpito non solo il centro cittadino, ma anche le aree circostanti. Tra i partecipanti all'incontro, Antonio Campagnolo, rappresentante del comitato degli alluvionati, ha espresso le preoccupazioni dei cittadini riguardo all'intensificazione dei fenomeni di esondazione.
Il fiume Avenale, con una portata di 90 mm di pioggia in sei ore, si è rivelato insufficiente a gestire le precipitazioni intense che hanno caratterizzato gli episodi di alluvione dello scorso anno, con picchi di 150 mm in 3-4 ore. Gli interventi finora effettuati, limitati alla sistemazione delle sponde, non sono stati sufficienti a prevenire il rischio di esondazione. Il Consorzio Piave ha proposto un progetto innovativo per ridurre il flusso d'acqua prima che raggiunga le zone urbanizzate di Bella Venezia e Castelfranco, in particolare la circonvallazione.
Il piano prevede il collegamento dell'Avenale con il fiume Muson, con l'approvazione del Genio Civile. Questo intervento potrebbe ridurre la portata dell'Avenale del 55%, a cui si aggiungerebbe una vasca di laminazione in grado di abbattere ulteriormente la portata del 40%. Tuttavia, il progetto è ancora in fase preliminare e richiede la progettazione esecutiva, le autorizzazioni necessarie, gli espropri e l'appalto delle opere. Nonostante l'impegno del Consorzio Piave, non sono state fornite tempistiche precise per il completamento delle opere.
Il Genio Civile ha manifestato la disponibilità a destinare parte delle risorse regionali disponibili, che potrebbero ammontare a circa 6 milioni di euro. Tuttavia, il percorso potrebbe essere lungo, con una stima di circa cinque anni per arrivare a un risultato definitivo. In considerazione dei tempi previsti, il comitato degli alluvionati ha espresso preoccupazione per la possibilità che situazioni di alluvione si ripetano già quest'anno.
Nel frattempo la città ha iniziato a installare telecamere di monitoraggio lungo l'Avenale per controllare l'eventuale innalzamento dell'acqua in caso di piogge abbondanti.

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