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Torna dal 22 al 25 giugno la “Festa dea Trebiatura” di Campodoro

Lo scopo della manifestazione, giunta alla 38esima edizione è raccontare le radici e renderle attuali

Dal 22 al 25 giugno ritorna la “Festa dea Trebiatura”, kermesse giunta alla sua 38esima edizione. Raccontare le radici e renderle attuali, questo il tema della manifestazione, messa in piedi dagli Amissi dea Trebiatura con il contributo e sostegno del comune di Campodoro e la collaborazione della Regione Veneto e della Provincia di Padova.
Una grande novità caratterizza l’edizione di quest’anno. E’ stato infatti sottoscritto un patto di gemellaggio con il comune di Godega di Sant’Urbano (Treviso), che a marzo vede come evento clou la Fiera Franca. L’iniziativa mira a consolidare l’impegno delle nostre istituzioni nel mantenere vivo il ricordo di questa parte importante della storia agricola veneta.
La festa include: il quinto raduno nazionale dei trattori Landini L55 con prove di aratura, la mostra e raduno internazionale degli antichi motori, di stazionari agricoli e industriali costruiti fino agli anni Trenta, la mostra raduno internazionale dei trattori a petrolio e la mostra e raduno internazionale dei trattori a vapore.
L’inaugurazione sarà alle ore 16,30 di sabato 24 giugno. Previsti stand gastronomico ed eventi musicali. Sabato 24 giugno alle ore 21 c’è anche la Notte Magica: nel buio della notte sfilano i trattori d’epoca e le vaporiere con finale a sorpresa. Domenica 25 giugno grandi sfilate storiche dei trattori alle 9 e alle 17.

Il sindaco: "Importante volano di turismo"

“La Festa rappresenta un importante momento di sinergia tra amministrazioni pubbliche (comuni, provincia e regione), associazioni di categoria e imprese private tanto da essere considerata la Festa nazionale della trebbiatura per antonomasia”.  Le parole del sindaco Gianfranco Vezzaro:“Quest'anno le molteplici e variegate iniziative proposte renderanno la manifestazione ancora più accattivante ed in grado di attrarre moltissimi visitatori provenienti da tutta Italia. La stessa manifestazione, con le dimensioni raggiunte nel tempo, si conferma anche come importante volano di turismo grazie alla posizione favorevole del territorio che la ospita, equidistante dalle città di Padova e Vicenza e prossima a Venezia”.
“Nel corso del suo svolgimento saranno toccati temi turistico-agricoli e culturali caratterizzanti il territorio e si spazierà tra momenti dedicati all'informazione e al divertimento ad altri dedicati alla riproposizione di eventi della cultura contadina ed artigiana con la sfilata storica di arti e mestieri”, aggiunge il primo cittadino di Campodoro. “Sarà inoltre presente, per tutta la durata della manifestazione, un ampio stand gastronomico con la possibilità degustare ottime pietanze locali. Lo sforzo organizzativo richiesto per la manifestazione sottolinea l'apporto determinante dei volontari, sia dell'associazione Amissi dea Trebiatura che di tutte le associazioni coinvolte, senza i quali il programma dell'evento non sarebbe stato così ricco e coinvolgente. A loro va l'apprezzamento e il ringraziamento sia dell'amministrazione comunale che il mio personale. Auspichiamo nella più ampia partecipazione perché è anche con la presenza di tante persone che si darà un senso vero ai notevoli sforzi profusi dall'organizzazione”.
Come detto evento che vede quest’anno la celebrazione del patto di amicizia con il comune di Godega di Sant’Urbano. “Ringraziamo il cavaliere Perin Diotisalvi, risultato fondamentale nel creare il collegamento tra le due realtà, la nostra e quella di Godega di Sant’Urbano”, osserva Vezzaro. “Siamo convinti che preservare e divulgare ciò che è stato il nostro passato agricolo sia una chiave di lettura fondamentale per costruire un’agricoltura moderna che coniughi il rispetto per l’ambiente, la qualità produttiva e la sua naturale evoluzione”, le parole del sindaco di Godega di Sant’Urbano, Paola Guzzo.
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