Settembre è ormai il mese in cui gli automobilisti che vivono in zone riconosciute "a rischio neve" iniziano a pensare alla gestione del cambio gomme per l'inverno: cosa c'è da sapere e come mettersi al sicuro da imprevisti sulla strada e da contravvenzioni.

Come ormai sappiamo - o dovremmo sapere - dal 15 novembre scatta l'obbligo di circolare con
pneumatici invernali lungo i tratti interessati dalle specifiche ordinanze emesse dagli enti gestori: si tratta, cioè, di
percorsi montuosi o collinari a forte rischio nevicate o gelate, in cui fino all'aprile successivo è necessario guidare con particolare
cautela.
Cambio gomme stagionale, si parte tra meno di un mese
In realtà, gli automobilisti possono iniziare a
eseguireil cambio gomme già un mese prima rispetto all'entrata in vigore dell'obbligo, e quindi già
dal 15 ottobre parte la stagione in cui si sostituiscono i classici pneumatici estivi con quelli invernali - o si mantengono gli all season, per chi fa una scelta completamente differente.
Cosa prevede la legge in Italia
Ma quali sono le gomme "valide" in termini di
sicurezza e di rispetto delle norme? In realtà, il Codice della Strada italiano e le ordinanze che vi fanno riferimento richiedono "solo" che sul battistrada degli pneumatici ci sia riportata la
marcatura M+S, che identifica i modelli che rispondono alle sollecitazioni di base del clima invernale e che assicurano
la trazione e la guida sicura su Fango e Neve (Mud e Snow in inglese, da cui le iniziali). Una categoria ampia, come possiamo vedere anche sul rivenditore online
www.euroimportpneumatici.com, a cui da qualche anno fa compagnia un altro tipo di marcatura,
chiamata 3PMSF, caratterizzata dal simbolo di una montagna a tre punte con il fiocco di neve al centro, che campeggia sul fianco dei modelli di gomme costruiti
appositamente per l'inverno, che hanno superato un particolare test di valutazione delle performance su fondi stradali innevati e "rischiosi".
M+S o 3PMSF, quali sono le differenze tra le marcature
Tuttavia, ad aumentare la complessità (e forse la confusione) c'è il fatto che spesso anche le
gomme all season possiedono queste marcature (soprattutto quella M+S, necessaria per il rispetto delle norme invernali sulla circolazione), e quindi non è sempre semplice
capire le differenze tra le performance di questi modelli e i limiti rispetto alla sicurezza garantita al volante. Dal punto di vista tecnico, il prodotto migliore per rispondere alle sollecitazioni delle strade pesantemente colpite da eventi
meteo invernali (nevicate, gelate eccetera) sono proprio le
gomme invernali pure, costruite per assicurare il massimo delle prestazioni a
temperature inferiori ai 7 gradi centigradi, con un design specifico dei tasselli invernali e delle lamelle per migliorare la presa diretta sulla strada e un drenaggio più efficiente; inoltre, i modelli con
simbolo 3PMSF garantiscono anche uno spazio ridotto di frenata su neve e un inserimento in curva preciso. Pur essendo in costante evoluzione, i moderni
pneumatici all season non raggiungono queste eccellenze prestazioni nel confronto diretto in condizioni climatiche rigide, perché sono progettati per marciare bene
anche in estate (e quindi hanno una mescola che funziona meglio a temperature più alte, ad esempio).
Il passo della Francia
Per superare questo "corto circuito" si sta già muovendo qualche ente nazionale, e ad esempio è attuale la notizia che in
Francia, entro tre anni, saranno ritenuti pneumatici invernali solo quelli in possesso del simbolo del
fiocco di neve le montagne. Per la precisione, il
Governo francese ha annunciato che dal primo novembre 2024 saranno ritenuti idonei alla marcia nei tratti dove vigono le limitazioni alla circolazione invernale solo gli pneumatici identificati e omologati “
3PMSF”, considerati come equivalenti alle catene, mentre le auto equipaggiate con le
vecchie gomme M+S dovranno
montare le catene per mettersi a norma.