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Il cenone della notte di San Silvestro

Christmas table setting in dark

Served christmas table setting in dark tones with golden deco.

Capodanno è ormai alle porte e per chi si sta preparando a festeggiare l’arrivo del nuovo anno, è già tempo di pensare a cosa portare in tavola.

Il cenone della notte di San Silvestro Il cenone della notte di San Silvestro
Come per la cena della Viglia e per il pranzo di Natale, anche il cenone di mezzanotte prevede una lunga cena ricca di prelibatezze. Per chi è in cerca di consigli ecco qualche piatto della tradizione. Durante la notte di San Silvestro il cibo si carica di un forte valore simbolico, scandendo le ultime ore che separano l’anno vecchio da quello nuovo. Protagoniste indiscusse che non possono mancare nella notte dell’ultimo dell’anno: le lenticchie. Legume più antico coltivato dall’uomo, già presente in Asia nel 7000 a. C., è molto apprezzato per la sua gustosità e per le proprietà terapeutiche. Nella notte di San Silvestro, è considerato di buon auspicio mangiare le lenticchie, come augurio di fortuna e prosperità. La tradizione risale all’antica usanza romana di regalare una piccola borsa di cuoio, legata alla cintura e contenente lenticchie. L’augurio era che si trasformassero in monete nei mesi successivi. Il nome lenticchia, infatti, deriva dalla particolare forma a lente di questi legumi, che ricorda quella di una moneta. La preparazione classica è quella in umido: dopo averle tenute a bagno per un’intera notte, basta cuocerle per una quarantina di minuti in una casseruola con un soffritto cipolla, sedano, carota tritate, e della passata di pomodoro. Questa pietanza è il contorno ideale per un altro grande classico: il cotechino, immagine di benessere e prosperità. Un binomio inossidabile che troviamo sulle tavole degli italiani allo scoccare della mezzanotte. Per quanto riguarda gli antipasti, un piatto di pesce crudo raffinato è il carpaccio di salmone fresco marinato da accompagnare anche con la polenta fritta e il baccalà. Un ricetta davvero deliziosa e facile da realizzare. Per quanto riguarda i primi piatti: cappelletti, tortellini, spaghetti ai frutti di mare o risotto sono alcune ricette da provare e sperimentare. La scelta dei secondi è più semplice: trionfa il cotechino, ma anche il baccalà, l’arrosto e la salsiccia, il tutto contornato con lenticchie e patate. Un capitolo a parte merita la frutta caratteristica del cenone, in particolare quella che non può mancare è il melograno. Nella mitologia greca rappresenta la pianta sacra sia per Giunone che per Venere; mentre le spose romane la utilizzavano per intrecciare i suoi rami tra i capelli come simbolo di fertilità e ricchezza. Per questo motivo, il melograno è ritenuto simbolo di fedeltà, devozione e prosperità. Non rimane che concludere i festeggiamenti con i dolci: dal panettone al pandoro, dai cantucci, alla torta pere e cioccolato. E per finire un brindisi con le bollicine, simbolo di amicizia e di un augurio di buona fortuna. Sara Busato
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