Zaia fa il punto sulla situazione dell'Ucraina per quanto riguarda il Veneto: al lavoro per il Dpcm accoglienza e questione sanità
"Confermo che si sta lavorando per un Decreto di Protezione civile, forse un Dpcm, per stabilire chi fa cosa, io avrò il ruolo di commissario per questa emergenza". Lo ha reso noto il presidente del Veneto Luca Zaia, a proposito della situazione ucraina. "Stiamo preparando per la prima volta - ha aggiunto - piani d'emergenza regionali. Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sono la porta ingresso per gli eventuali profughi che arriveranno. Il prototipo del cittadino ucraino che arriva qui è soprattutto di donne e bambini".
Superare Green pass 'da punto a punto'
Per i profughi ucraini in viaggio per l'Italia "la nostra proposta è quella di superare il Super Green pass 'da punto a punto'". Lo ha precisato il presidente del Veneto Luca Zaia. "Ho chiesto - ha aggiunto - di garantire il superamento del Green pass per il trasporto, cioè dare la possibilità di fare il tampone a ogni cambio di mezzo. Le regole sono uguali per tutti, abbiamo solo detto di fare 'da punto a punto'".
Rivedere nome sanitarie e lavorative per i profughi
"Già in questi primi giorni abbiamo capito i problemi che ci sono tra i profughi: sanitari, di documenti e disponibilità di denaro. Per gli spostamenti interni degli ucraini che non hanno il Super green pass abbiamo proposto di far fare un tampone in partenza e in arrivo, da punto a punto. Venga superato il decreto flussi per poter consentire loro di lavorare". Lo ha dichiarato il presidente del Veneto Luca Zaia in conferenza stampa a Marghera.
Veneto, terra di passaggio
"Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige sono la porta di ingresso dei 700 mila profughi in arrivo dall'Ucraina. Stiamo preparando dei piani di emergenza regionali, e avrò il ruolo di commissario per questa emergenza". Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, nel corso dell'aggiornamento sulla situazione dei contagi Covid. Il presidente ha poi aggiunto: "Essere profugo vuol dire aver perso tutto, e scappare dalla morte. In Veneto si curano tutti, a prescindere dal colore della pelle e altro. Alcuni di loro arrivano anche senza documenti, e senza soldi. Non hanno il super green pass per viaggiare, e ho proposto semplicemente di consentire loro di spostarsi fino alla destinazione definitiva: si fanno il tampone, arrivano dal conoscente o da chi li ospita, e si chiudono dentro fino a fine quarantena. Altrimenti starebbero fermi nelle piazze delle nostre città".
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