Partito Democratico: il senatore e segretario veneto Martella fa il punto
Segretario del Partito Democratico in Veneto e parlamentare di lungo corso, Andrea Martella è stato rieletto al Senato. La sua valutazione sul voto? “Dalle elezioni nazionali usciamo sicuramente sconfitti, è una sconfitta seria della quale tenere conto, ma anche la base per decidere l’impegno per il futuro. Il nuovo governo dovrà affrontare da subito situazione complicata, noi ci impegneremo per un’opposizione attenta. Siamo la seconda forza nel Paese, la prima di opposizione a livello nazionale. A marzo terremo il congresso, sapendo che solo dopo verrà affrontato il tema delle alleanze politiche che non siamo riusciti a realizzare questa volta”. La situazione in Veneto? “Siamo diventati il secondo partito della regione, abbiamo scavalcato la Lega e abbiamo tenuto, nonostante l’astensione molto alta e nonostante la presenza del terzo polo. Il dato più interessante è che abbiamo ricevuto 160 mila voti in più rispetto a regionali 2020. Questo sta ad indicare che il Pd è la base per costruire un’alternativa anche in Veneto. Dovremo muoverci con uno schema di alleanza ampia e plurale, verso le forze politiche e civiche, come è stato fatto a Padova e Verona. Siamo già in vista delle prossime elezioni amministrative del 2023 a Treviso e Vicenza e questo passaggio ci può preparare al meglio alle elezioni regionali del 2025”. Come capitalizzare il consenso ottenuto nelle città? “Da una parte consolidiamo il risultato ottenuto nei principali capoluoghi, dall’altro dobbiamo aumentare la presenza il radicamento nei piccoli centri. È tutto un tema da approfondire”. E il dialogo con il terzo polo? “Dobbiamo al più presto parlare con tutti in Veneto, a partire da Azione e Italia Viva. Se sei forte e hai un tuo programma e una tua identità puoi allearti. Le alleanze sono necessarie, la destra le ha fatte non curandosi delle divisioni. Da noi sono prevalsi personalismi ed egoismi”. In Veneto come si muoverà il Pd? “Siamo il secondo partito e solo noi possiamo essere il perno di un’alternativa. Continueremo a fare opposizione e contemporaneamente fare le proposte alla società veneta, su molti temi, ad iniziare da sanità, autonomia, sostegno alle imprese, lavoro. Continueremo a dire la nostra in consiglio regionale e poi con gli interlocutori sul territorio per costruire questa alternativa”. Quali prospettive per l’autonomia in Veneto? “La Lega in questi anni ha fatto solo propaganda e non ha ottenuto alcun risultato. Con una forza centralista come Fratelli d’Italia non la vedo semplice nonostante i proclami. Noi crediamo nell’autonomia e continueremo con la nostra proposta per una legge quadro nazionale e l’individuazione di sette materie che si possono realizzare, sulle quali sarebbe necessario convergere”. Nicola Stievano
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