Una cerimonia toccante, accompagnata da un coro di bambini, ha introdotto il momento di commemorazione e il discorso del sindaco di Longarone Roberto Padrin
Sono in corso in questi minuti le celebrazioni per i 60 anni della tragedia del Vajont. Alle 11 di questa mattina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato al cimitero monumentale di Fortogna per rendere omaggio alle 1917 vittime, di cui 487 bambini. è la seconda volta nella storia che un capo dello stato partecipa a queste celebrazioni. Il primo fu carlo azelio ciampi. Una cerimonia toccante, accompagnata da un coro di bambini, ha introdotto il momento di commemorazione e il discorso del sindaco di Longarone Roberto Padrin. (continua a leggere dopo i video e la gallery) [embed]https://www.youtube.com/watch?v=E7NU0ICNTuY[/embed]
Vajont, Mattarella: "Assicurare una cornice di sicurezza alla nostra comunità significa saper apprendere la lezione dei fatti e saper fare passi avanti"
"La frana, la sparizione, nel nulla, di un ambiente, di un territorio, di tante persone. La cancellazione della vita. Sono tormenti che, tuttora - sessant’anni dopo - turbano e interrogano le coscienze - ha affermato il presidente Sergio Mattarella -. Vogliamo, oggi, sforzarci di immaginare di specchiarci anzitutto negli occhi di coloro che non ci sono più; che, quando giunsero gli alpini, non c’erano più. Negli occhi dei soccorritori. Negli sguardi severi dei sopravvissuti. Negli occhi di chi oggi è, qui, depositario di questi territori. Per poter dire che la Repubblica non ha dimenticato"."Per poter dire - ha continuato il presidente della Repubblica - che riuscire ad assicurare condizioni di sicurezza e garanzia di giustizia - come richiede il buon governo - rimane obiettivo attuale e doveroso nella nostra società. Perché occuparsi dell’ambiente, rispettarlo, è garanzia di vita"."Il disastro del Vajont, come sappiamo – ha poi aggiunto Mattarella - venne paragonato a quello determinato dallo spostamento d’aria derivante dall’esplosione di un ordigno nucleare. Le Nazioni Unite hanno classificato questo evento come uno dei più gravi disastri ambientali della storia che sia stato provocato dall’uomo"."Per questa ragione, il 9 ottobre, è stato indicato dal Parlamento “Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’uomo” - ha spiegato -. La tragedia che qui si è consumata reca il peso di gravi responsabilità umane, di scelte gravi che venivano denunziate, da parte di persone attente, anche prima che avvenisse il disastro. Assicurare una cornice di sicurezza alla nostra comunità significa saper apprendere la lezione dei fatti e saper fare passi avanti". E ha concluso: "Un altro impegno si avverte, irrinunziabile. Quello della memoria che i cittadini di questi Comuni continuano a coltivare e che tutti avvertiamo come compito della Repubblica. Anche per questo motivo ritengo che sia non soltanto opportuno ma doveroso che la documentazione del processo celebrato a suo tempo sulle responsabilità rimanga in questo territorio. Quella documentazione era stata, necessariamente, raccolta nei luoghi del giudizio penale perché aveva allora una finalità giudiziaria. Conclusi, da tanti anni, i processi, oggi riveste una finalità di memoria. Appunto per questo, è stata inserita dall’UNESCO nel suo registro della memoria. E quel che attiene alla memoria deve essere conservato vicino a dove la tragedia si è consumata. Per rendere onore alle vittime del Vajont e per riceverne un ammonimento per evitare nuove tragedie".
Padrin: "Il Vajont ci invita a fare memoria"
"Grazie veramente di cuore per essere tornato in questo luogo dove il Vajont ci offre silenziosamente il più grande invito a fare memoria, e insieme la più grande lezione di quello che lei pochi giorni fa ha definito “terribile e indimenticabile”. Sono state le parole del sindaco di Longarone, Roberto Padrin, rivolte al presidente Mattarella. "Sono passati sessant'anni dal quel tragico 9 ottobre 1963. Un tempo congruo per elaborare il lutto, ma non abbastanza per rimarginare la ferita che ancora è viva nelle nostre comunità - ha proseguito il sindaco -. La presenza delle più alte cariche dello Stato, qui, oggi, prima qui tra i cippi del cimitero monumentale di Fortogna, poi di fronte alla diga è quanto mai significativa: è lo Stato che insieme a noi, insieme alle nostre popolazioni, fa memoria, commemora le vittime e soprattutto guarda oltre quell’onda di morte che rimane indelebile nel cuore di chi è sopravvissuto, impressa nella ricostruzione dei paesi, delle case, ma che ha faticato non poco a rimettere in piedi la comunità distrutta".
Il presidente Mattarella presente alla cerimonia commemorativa del Vajont | VIDEO