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Riscaldamento domestico: come eliminare l’utilizzo del gas

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Lo scorso anno gli aumenti nel costo del gas, insieme con l’eventualità di non riuscire nel tempo a reperire questa fonte energetica, hanno allarmato molti italiani. L’utilizzo del gas per il riscaldamento domestico appare a molti non più sostenibile; sia dal punto di vista ambientale che da quello economico. E in realtà si possono trovare varie soluzioni alternative, ma è importante anche valutare il costo di queste e le potenzialità che le rendono più o meno adatte per un utilizzo quotidiano.

L’alternativa dell’elettricità

Una soluzione può essere data dall’utilizzo di pompe di calore, ovvero un sistema di riscaldamento che sfrutta il calore presente nell’aria esterna alla casa e utilizza come fonte di energia l’elettricità. Va precisato, però, che per usare una pompa di calore al posto della caldaia è necessario spendere somme significative, sia per l’installazione di questo genere di apparecchiature, sia per le modifiche da apportare all’impiantodiriscaldamento e di produzione dell’acquacalda sanitaria. Chi preferisce non spendere somme eccesive può mantenere la propria caldaia a gas, utilizzandola però solo per la produzione di acqua calda sanitaria, o per il riscaldamento di alcuni ambienti della casa. Come fonte di riscaldamento principale, almeno in uno o più ambienti della casa, si possono utilizzare varie stufe elettriche, come ad esempio i camini elettrici di Bricoshop24. L’energia elettrica è una soluzione che può risultare meno costosa in alcune situazioni, soprattutto nelle abitazioni in cui è stato installato un impianto fotovoltaico. In questo modo si ottiene anche un’elevata diminuzione dell’impatto ambientale dovuto al riscaldamento domestico, così come un’importante riduzione delle spese mensili.

Caldaie e stufe a biomassa

In un passato abbastanza recente nel nostro Paese è stata diffusa l’idea che caldaie e stufe a biomassa fossero una soluzione perfetta perl’inquinamento e i problemi correlati al riscaldamento domestico. Dobbiamo, però, precisare che nel corso degli anni si è compreso che la realtà è leggermente diversa. Bruciare legna o pellet comporta direttamente l’immissione di fumi e polveri nell’ambiente, in particolare vicino all’abitazione in cui si vive. Una caldaia o una stufa a biomassa può essere considerataecosostenibile solo se presenta una classe energetica elevata, che consente di bruciare al meglio il combustibile e di produrre la minore quantità possibile di fumi di scarico. Anche in questo caso poi si deve considerare che l’installazione di una stufa, di un caminetto o di una caldaia a biomassa necessitano di un certoimpegno economico, oltre che dello spazio necessario a conservare legna o pellet da bruciare nel corso del tempo.

Isolare la casa

Chi non desidera dire addio alla caldaia a gas, che magari è a condensazione e ha pochi anni di età, può valutare semplicemente di utilizzarla nel modo migliore possibile. Il primo passo consiste nel predisporre un isolamento perfetto dell’abitazione, sostituendo i vecchi infissi e installando un cappotto isolante esterno. Grazie a tali modifiche anche una vecchia casa può essere trasformata in un moderno edificio di Classe A, con una minima necessità di energia da utilizzare per il riscaldamento. La spesa è anche qui sostanziosa, ma è anche vero che è possibile ridurre le spese annue per il riscaldamento di oltre il 50-60%. Anche installare un sistema di monitoraggio intelligente, con programmi per il riscaldamento domestico quotidiano, può aiutare a ridurre il consumo di gas.
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