"Nello stesso momento in cui in Aula arriva l’autonomia differenziata è iniziata in commissione la discussione sul premierato, difficile davvero credere a una coincidenza". Così esordisce il senatore e segretario del Pd Veneto Andrea Martella
"Non vi siete nemmeno sforzati di nascondere quello che è un vero e proprio baratto, siamo in presenza del barattellum, attraverso il quale le istituzioni repubblicane sono maldestramente maltrattate per compiacere le rispettive quanto inconciliabili aree politiche e territoriali" ha tuonato ieri in Senato l'esponente dem. che parla di "una prova muscolare con la quale la premier Meloni prova ad accreditare un’immagine decisionista che non corrisponde alla realtà. Con buona pace, di nazione e patriottismo sacrificati sull’altare di un interesse politico immediato, da politica politicante".
"Siete riusciti a scontentare sia il Sud, che si sente tradito e abbandonato al suo destino, sia il Nord, non solo quella parte che immaginava l’autonomia come condizione per migliorare le politiche pubbliche, ma anche quella che pensava di tenersi tutti i soldi, come per anni ha raccontato Zaia - insiste Martella -. Al contrario, era necessario un approccio organico dotato di una visione vera, basato su una logica cooperativa in cui le regioni concorrono con lo Stato alle politiche pubbliche".
E conclude: "È partendo da questi aspetti, avendo come obiettivo la vita dei cittadini e l’attività delle imprese, che si può e si deve affrontare la sfida delle autonomie.
Senza ideologismi. Senza inseguire contradditori, piccoli e immediati tornaconti elettorali. È quanto il Paese ci chiede e per questo il disegno di legge Calderoli, il barattellum, è un’occasione sprecata".