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Bottura porta il granchio blu al G7

Da domani a sabato si riuniranno infatti i Capi di Stato di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d'America mentre a rappresentare l'UE saranno il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen.

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Il granchio blu

Il granchio blu, la temuta specie aliena che sta distruggendo le coste venete, sarà uno dei protagonisti del prossimo G7 che si svolgerà a Borgo Egnazio, in Puglia.

Da domani a sabato si riuniranno infatti i Capi di Stato di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d'America mentre a rappresentare l'UE saranno il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen.

Se nel Decreto Agricoltura è stata già prevista la nomina di un commissario straordinario con un fondo ad hoc per contrastare la proliferazione del granchio e mettere in sicurezza gli allevamenti di crostacei, la cucina stellata ha già sdoganato il temuto animale inserendolo in carta di numerosissimi ristoranti.

Il celebre Chef Massimo Bottura è stato infatti chiamato a celebrare i sapori del nostro Paese al meeting del G7.

Nella giornata inaugurale, tra le varie portate del menù dello star-chef modenese intitolato 'Ti porto in Italia con me' anche una zuppa di pesce dell'Adriatico, direttamente dalla laguna di Venezia, con cottura in forno a vapore di cozze, cannolicchi, granchio blu, vongole, gamberi rossi, erbe aromatiche.

A complimentarsi con Bottura è intervenuto anche Paolo Caratossidis studioso del fenomeno impegnato in una campagna di informazione per incentivare il consumo del cosiddetto ‘killer dei mari’ che sta facendo convergere ricercatori, imprese e stakeholders:

 “ Che il più famoso chef al mondo – Massimo Bottura – abbia scelto di valorizzare il granchio blu fa ben sperare per promuovere una pesca ed un consumo realmente sostenibile di questo crostaceo, che da alieno è diventato stanziale nei nostri mari e lagune. La Cucina Italiana candidata a diventare Patrimonio UNESCO può essere un esempio su scala internazionale per abbracciare un concetto di cucina realmente sostenibile .”

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