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L'iniziativa europea
21.06.2024 - 11:29
I rifiuti in mare, il cosiddetto Marine Litter, sono una minaccia non solo per la biodiversità, ma anche per la nostra società e per le attività economiche come il turismo. Un problema particolarmente grave per tutto il mare Mediterraneo, ma in particolare per l'Adriatico che è un mare semichiuso che raccoglie abbondanti immissioni fluviali e con milioni di persone che vivono sulle coste.
E’ stato perciò lanciato un progetto europeo FishNoWaste, finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia per ridurre i rifiuti in mare Adriatico e promuovere una pesca sostenibile. L’iniziativa, presentata dal coordinatore prof. Alberto Baraussedell’Università di Padova il 9 maggio scorso a Palazzo Grassi a Chioggia dove si svolgono le attività di Biologia Marina, prevede studi, monitoraggi, analisi strategiche e attività partecipative, nonché interventi pilota concreti in diversi porti pescherecci. Il progetto iniziato a febbraio 2024 si concluderà a luglio 2026 con un budget previsto di 2.4 milioni di euro.
Il ruolo del mondo pesca è parte del problema dei rifiuti in mare che possono essere generati dalle attività pescherecce, ma è anche parte della soluzione con attività di pulizia in mare note come “Fishing for Litter”, che verranno promosse dal progetto. D’altra parte i primi “spazzini” e custodi del mare sono gli stessi pescatori.
I partner italiani e croati di FishNoWaste hanno illustrato le proposte di interventi pilota previsti nei porti adriatici di Chioggia, Rimini, Tribunj e Brižine-Spalato, che verranno resi più sostenibili da questo progetto.
“Porti come Chioggia sono centrali per gli obiettivi di FishNoWaste per la grande presenza di addetti nel mondo della pesca, che rappresenta un’attività fondamentale per il territorio e con cui l’Università di Padova collabora da decenni, riconoscendo il valore della conoscenza ecologica locale dei pescatori e del coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse per risolvere i problemi ambientali in modo sostenibile”.
Erano presenti all’incontro il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, il direttore del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova (ente coordinatore del progetto), prof. Luigi Bubacco, e l’amministratore unico di SST che gestisce il mercato ittico di Chioggia, dott. Vincenzo Viapiano.
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