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La denuncia di Slc Cgil Veneto
26.06.2024 - 09:50
"Su circa 470 postazioni di lavoro solo poco più di 350 sono occupate. È incalcolabile la conta dei danni che Poste sta causando all’utenza della provincia di Venezia". A denunciarlo è Marco D’Auria, Segretario regionale Slc Cgil Veneto.
“La ritirata di Poste dal capoluogo di Regione è ormai sotto agli occhi di tutti - afferma D'Auria -. Una vera e propria politica del gambero, che fa passi indietro invece che investire nel territorio come altre province della nostra regione”.
Mentre a Padova infatti le nuove unità postali sono arrivate a 22, tra trasformazioni da part time e full time e sportellizzazioni (ndr. da recapito a ufficio postale), a Venezia la conta si ferma soltanto a 4. “Venezia è svilita da una dirigenza che non è in grado di valorizzare le peculiarità del territorio - commenta Ciro Casonato, Slc Veneto -: un centro storico unico al mondo, e con esigenze della utenza difformi, eppure in tutte le isole del centro storico è rimasto un solo ufficio aperto doppio turno e fra l'altro senza la climatizzazione d'estate ed il riscaldamento d'inverno".
"Realtà turistiche come il litorale da Bibione a Treporti e da Chioggia a Pellestrina meritano un’attenzione particolare anche in virtù della stagionalità dei luoghi - prosegue Casonato -. E invece ci ritroviamo senza personale e con la necessità di distaccare personale da terraferma ad isole con evidenti impatti sul pendolarismo: questo avviene solo perché non si è programmato un turn over. Che Poste stia risparmiando su personale e manutenzione solo per presentare utili faraonici per i soci dell’azionariato, e per rendere appetibile il titolo in borsa? Se perdura questa situazione sarà il caso di aprire qualche vertenza territoriale per segnalare le difficoltà del territorio”.
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