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Il caso
13.07.2024 - 09:55
L'episodio dei due giovani turisti aggrediti da un gruppo di ragazzi, una baby gang, ha acceso il dibattito, con il presidente di Asa Federalberghi Giuliano Boscolo Cegion che ha espresso tutto il proprio malcontento, denunciando una situazione sempre più pericolosa per residenti e turisti, soprattutto nelle ore serali, quando cala il buio.
Il presidente degli albergatori aveva anche intimato di chiedere l'intervento del Prefetto e, qualora non fosse stato sufficiente, di coinvolgere direttamente il ministro dell'Interno. Furti, aggressioni, spaccio: la situazione, si è lamentato Cegion, è diventata ormai ingestibile, chiedendo al sindaco di intervenire.
Un'accusa quella di Cegion che le Forze di Polizia hanno ritenuto lesive nei loro confronti e non solo.
Con le sue affermazioni – “sembra che Chioggia sia un bronx” - la conclusione alla quale si può arrivare è che lo Stato abbia abdicato al suo ruolo.
“Non è così – risponde la segreteria provinciale di Venezia del sindacato Ftp Polizia di Stato. “Seppur con mille difficoltà, – prosegue la replica del sindacato – le Forze di Polizia riescono a far sì che il territorio clodiense sia ancora considerato una sorta di isola felice”.
“Di certo Chioggia meriterebbe più attenzione anche da parte del Governo nazionale – riconosce – ma ormai da quattro o cinque anni il Ministero dell'Interno non invia più aggregati per il periodo estivo presso il Commissariato locale ma invia solo pochi Carabinieri per la Compagnia ed anche per questa estate solo 4 militari”.
Il sindacato poi critica il presidente di Federalberghi che, con le sue parole,“non promuove la città ma anzi ne danneggia l'immagine”.
Di certo non si può chiudere gli occhi e far finta di niente. “Da anni – si sottolinea – come Fsp Polizia di Stato denunciamo questa situazione giudicando insufficienti i rinforzi estivi”.
Ma le categorie – sempre a quanto sostiene il sindacato di Polizia – si limiterebbero a denunciare il problema e, cosa ancor più grave, a piangersi addosso, invece di trovare assieme una soluzione. Quale? Il sindacato ne propone una: “Basterebbe, a rotazione, che in ogni hotel venisse offerta ospitalità per 2 agenti di Polizia – è la proposta – per un totale di 10 hotel. Quindi con un totale di 20 agenti verrebbero garantite 10 pattuglie composte da 2 agenti. Potremmo avere sul territorio, oltre alla volante del Commissariato e alla Radiomobile dei Carabinieri, due pattuglie in più per ogni turno. In pratica, ci sarebbero tre volanti sera, pomeriggio, mattina e notte. Con 3 pattuglie si andrebbero a ridurre i tempi d’intervento, si avrebbe maggior vigilanza sul territorio e risorse umane in più in caso di liti o risse”.
Il sindacato di Polizia quindi prende le distanze dall'accusa di Chioggia “città allo sbando”, e invita piuttosto il presidente di Federalberghi a fare la propria parte “andando o scrivendo davvero al Prefetto, al Questore e al Comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri sostenendo che le categorie sono pronte anche ad aiutare lo Stato ospitando i rinforzi”.
“A quel punto – è la conclusione – non ci sarebbero più scusanti e i rinforzi potrebbe così pretenderli!".
“E’ andata bene, ma non torneremo più”. Sono queste le parole del papà di uno dei due giovani aggrediti sul lungomare di Sottomarina a fine giugno.
Le dinamiche non sono del tutto chiare, ma c’è da scommettere che non siano tanto diverse dagli episodi degli scorsi anni: futili motivi. Questa volta si parla di un vero e proprio branco di una quindicina di ragazzi che se la sono presa con un diciassettenne e un diciottenne, due turisti peraltro in una condizione di inferiorità numerica evidente.
Fatti simili a Chioggia non sono nuovi, ed è triste riscontrare (anche da una banale ricerca online) come anche le estati del 2020 e 2022 avevano fatto parlare della città, purtroppo, con connotazioni negative. Il fenomeno delle “baby gang” è in realtà ubiquitario nel nostro Paese, ma va riconosciuto che in territori come il clodiense appare sempre più marcato.
Analizzare le ragioni è lavoro per psicologi cognitivo-comportamentali; ma non può non influire in qualche modo un rafforzato clima di diffidenza verso il diverso (il turista in questo caso).
Luoghi di aggregazione, strutture sportive, possibilità di sviluppare abilità che tengano impegnati corpo e mente sono fondamentali per i più giovani e andrebbero affiancati a iniziative di carattere sociale e culturale. L’offerta e le potenzialità della città sono infinite. Sembra strano, ma c’è da insegnare ai giovani quanto è bello alzare lo sguardo oltre la laguna per potere apprezzare la bellezza che li circonda.
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