Scopri tutti gli eventi
18.07.2024 - 15:56
Una foto della Sagra di San Pietro
Cinquanta le candeline spente quest’anno, fra sorrisi, sacrifici, duro lavoro, amicizia e passione. Sono questi i valori e le emozioni che esalano dal nostro incontro con Stefano Perazzolo, Presidente del Comitato cinque Martiri. Una chiacchierata a mente fredda ma a cuore caldo, sul rendiconto di una manifestazione annuale che coinvolge centinaia di persone e che ogni anno alza la propria asticella.
“Non mi sento di fare rendiconti di bilancio della sagra, semmai un bilancio intimo, fatto di emozioni e sensazioni che, forse causa l’età che avanza, – sorride Stefano mentre inizia il suo racconto – desidero condividere”.
“Il mio approccio all’Associazione” esordisce, “avviene esattamente 49 anni fa, nel lontano 1975, quando ancora ragazzino inizio a bazzicare e con l’inconsapevolezza caratteristica dei bambini, ad instaurare rapporti che poi sarebbero durati a vita.”
“La sorpresa che, ogni anno, mi illumina cuore e occhi, sono le persone che si adoperano volontariamente per avviare i motori di questa grande Macchina”.
“Tanti i complimenti ricevuti quest’anno, tante le persone che sono passate a trovarci ma i complimenti e il faro che voglio puntare io è quello sui nostri ragazzi, anche giovanissimi, che instancabili si mettono sempre a disposizione. Questo mi rincuora e mi fa ben sperare perché, tralasciando gli aspetti burocratici, vedere la passione trascinante in giovani compaesani ci riempie di orgoglio e gioia.”
“Dettagli che mi emozionano molto - continua - viviamo in un epoca dove tutto corre, non abbiamo mai tempo, soprattutto i giovani purtroppo. Ed è proprio in tutto questo che, riuscire, con tutte le forze che abbiamo, a difendere un lumino di speranza, un senso di aggregazione, rapporti concreti e di comunità, sia ciò che ripaga più di qualsiasi altra cosa”.
“Il rapporto che lega me e gli altri componenti del Comitato, soprattutto i coetanei, è un rapporto di profonda amicizia che esiste da sempre, fin da quando si andava a scuola, si giocava a calcio o si facevano le scorribande per le campagne nascondendosi in mezzo al granoturco”.
“Quell’amicizia, proprio in questi ultimi anni, si è trasformata e ha assunto un significato molto più alto, forse caratteristica e tipica di comunità ristrette come la nostra o frutto di quella condivisione che nasce dal voler “fare” qualcosa per il prossimo, in modo del tutto volontario e senza scopo di lucro e quindi, passatemi il termine perché ci credo, genuino”.
Un “lumino” come lo descrive Stefano di verace speranza che nasce dalla volontà e dalla semplicità di piccole cose, come i figli, che anche da fuori provincia rientrano per aiutare, il verde privato che per una ventina di giorni cresce incolto perché c’è altro a cui pensare e fare.
Quello della sagra, in questo caso per la frazione cavarzerana di San Pietro, “è un periodo magico, una festa del paese che, per noi – ci dice - è seconda solo a Natale e Pasqua”.
“Dopo un’enfasi così – commenta l’Assessore all’Associazionismo Mattia Bernello – sarebbe riduttivo qualsiasi pensiero. Mi sento, anche da compaesano, di ringraziare dal profondo del cuore, prima di tutto come Mattia e successivamente come Amministratore la comunità intera di San Pietro, il Comitato e Stefano in persona per la forza e la nobiltà d’animo che da cinquant’anni caratterizza questo momento, alimentando una tradizione che voglio credere e sperare non morirà mai”.
Commosso, Stefano conclude con un ultimo sentito pensiero “Non so descrivere a parole i legami che coltivo e che tutti abbiamo quotidianamente alimentato, ma di una cosa sono certo, non riesco a concepire la mia esistenza in un luogo diverso da questo e, soprattutto, lontano da queste persone.”
Edizione
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516