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Ospedale dell’Angelo, in pensione il primario di Gastroenterologia

Quarant’anni di specialistica e dieci di primariato per il dottor Alessandro Caroli

Ospedale dell’Angelo, in pensione il primario di Gastroenterologia

Il dottor Alessandro Carli, 79 anni

Dopo quarant'anni di servizio, il dottor Alessandro Caroli, uno dei medici più rispettati nel campo della gastroenterologia, ha raggiunto il traguardo della pensione. Negli ultimi dieci anni, ha diretto con successo i reparti di Gastroenterologia degli ospedali di Mestre e Venezia, lasciando un segno indelebile nel panorama sanitario della regione.

"Per l’Ulss 3 Serenissima è una grossa perdita in termini umani e professionali", ha dichiarato Edgardo Contato, direttore generale dell’azienda sanitaria veneziana. "Il dottor Caroli è stato un primario simbolo del nostro ospedale, che ha saputo forgiare e rafforzare la sua équipe medica con costanza e profonda esperienza. Gli auguro di godersi ora i frutti della sua lunga e brillante carriera".

Nato nel 1955 a Treviso, il dottor Caroli si è laureato con lode all'Università di Padova, specializzandosi in medicina interna e gastroenterologia, con un master in epatologia. Ha iniziato la sua carriera all'ospedale di Montebelluna come medico internista, dove ha sviluppato anche competenze in gastroenterologia. Successivamente, ha contribuito per 15 anni alla crescita del reparto di Gastroenterologia dell’ospedale di Treviso, prima di approdare all’ospedale dell'Angelo a Mestre.

Durante il suo decennio alla guida della Gastroenterologia mestrina, il dottor Caroli ha introdotto importanti miglioramenti per i pazienti, riducendo la degenza media del reparto, incrementando l’attività endoscopica e diversificando i servizi ambulatoriali per la gestione delle malattie dell’apparato digerente.

In un'intervista, il dottor Caroli ha riflettuto sulla sua carriera, sottolineando l'importanza di un approccio clinico globale. "Il mio percorso nasce da una base internistica, e questo è molto importante per me", ha spiegato. "I giovani specialisti tendono a concentrarsi sull’attività endoscopica, ma non bisogna mai perdere di vista l'importanza della clinica. La super specializzazione rischia di far dimenticare la visione d’insieme del paziente, che non è solo un organo, ma un essere umano complesso. Il mio consiglio ai giovani medici è di mantenere sempre una visione globale, passando dal generale al particolare".

Con queste parole sagge, il dottor Caroli lascia un’eredità di conoscenza e dedizione che continuerà a ispirare le future generazioni di medici.

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