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12.08.2024 - 09:34
Il torrente Vanoi
La prima settimana di raccolta firme contro il progetto della diga Vanoi ha superato ogni aspettativa. Il Comitato per la difesa del torrente Vanoi e delle Acque Dolci ha annunciato con soddisfazione che sono state raccolte oltre 1500 firme nei territori interessati, tra cui Valle del Primiero, Lamon e Feltre. "In particolare nel paese di Canal S. Bovo e di Lamon l’affluenza ai nostri gazebi è stata ininterrotta", ha dichiarato Michele Facen, membro del comitato.
UN IMPEGNO COSTANTE PER LA SENSIBILIZZAZIONE
I volontari del comitato hanno svolto un lavoro instancabile per spiegare le ragioni del loro "no" al progetto della diga, proposto dal Consorzio di Bonifica Val Brenta. "Tutti i volontari del comitato si sono prestati a spiegare le ragioni del no e le alternative a un progetto per noi assolutamente devastante qualunque sia la soluzione di diga paventata", ha spiegato Facen. Questo impegno di sensibilizzazione ha portato a un passaparola spontaneo e alla fiducia della gente, che ha risposto con entusiasmo alla raccolta firme.
LE ALTERNATIVE PROPOSTE
Il comitato non si limita a dire "no" alla diga, ma propone anche soluzioni alternative. Tra queste, lo sghiaiamento delle tre dighe che già fermano il Cismon, dal Primiero a Ponte Serra fino alla diga del Corlo ad Arsiè, in territorio bellunese. "Parliamo loro delle ripercussioni climatiche su tutti i comuni interessati dall’opera, con un incremento dell’umidità considerevole", ha aggiunto Facen. Inoltre, il comitato ha sottolineato la diffida dalla Provincia Autonoma di Trento a continuare con la progettazione e le molte criticità del progetto, tra cui l'instabilità dei versanti della Val Cortella.
IL SOSTEGNO DEI TURISTI
Non solo i residenti, ma anche i turisti veneti che frequentano la zona hanno mostrato grande interesse per la causa. "Molto l’interesse da parte dei turisti veneti che frequentano i nostri luoghi e non vogliono vederli deturpati da un mega invaso da 20 milioni di metri cubi d’acqua", ha detto Facen. Questo sostegno esterno ha contribuito a rafforzare la voce del comitato e a dare maggiore visibilità alla loro causa.
LA FORMAZIONE DI NUOVI COMITATI
La mobilitazione contro la diga Vanoi non si ferma qui. A Bassano si è formato un nuovo comitato contro la diga, composto da cinque associazioni: Italia Nostra di Bassano, Associazione Acqua Bene Comune di Vicenza, A.Ri.A Bassanese (Associazioni Bassanese per il Rispetto Ambientale), Centro di Iniziativa Politico Culturale Romano Carotti e Consulta per l’Ambiente di Rosà (VI). "La voce del Vanoi si estende e non può che essere una buona notizia", ha concluso Facen.
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