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Artigianato
20.08.2024 - 12:28
In Italia, il numero degli avvocati ha superato quello degli idraulici, un dato che potrebbe sembrare paradossale ma che riflette una realtà preoccupante. L'allarme è stato lanciato dall'ufficio studi della CGIA di Mestre, che ha analizzato i dati INPS e Infocamere/Movimprese, evidenziando un declino significativo dell'artigianato nel nostro Paese. Questo fenomeno non solo mette a rischio la disponibilità di professionisti per manutenzioni e riparazioni, ma porta con sé una serie di conseguenze negative che spaziano dall'urbanistica al benessere psicofisico.
UN DECLINO INARRESTABILE
Il numero degli artigiani in Italia è in costante diminuzione. Nel 2012 si contavano circa 1.867.000 artigiani, ma nel 2023 questo numero è sceso a 1.457.000, una perdita di quasi 410.000 unità, con 73.000 solo nell’ultimo anno. Se la tendenza non sarà invertita, nei prossimi dieci anni potrebbe diventare molto difficile trovare professionisti come idraulici, fabbri o elettricisti disponibili per interventi di riparazione o manutenzione nelle nostre abitazioni o luoghi di lavoro.
LE PROVINCE PIÙ COLPITE
Tra il 2012 e il 2023, Vercelli è stata la provincia con la variazione negativa più elevata d’Italia, registrando un calo del 32,7%. Seguono Rovigo con un -31%, Lucca con un -30,8% e Teramo con un -30,6%. In termini assoluti, le province che hanno registrato le decurtazioni più importanti sono state Torino con -21.873, Milano con -21.383, Roma con -14.140, Brescia con -10.545 e Bergamo con -10.237.
IL CASO DI VERONA
Per quanto riguarda Verona, la provincia si trova al 17esimo posto in Italia e al secondo posto della classifica regionale, preceduta solo da Rovigo. Tra il 2012 e il 2023, Verona ha registrato un calo del 26,9%, che in termini assoluti corrisponde a una perdita di 10.267 artigiani. Nella classifica delle regioni, il Veneto si posiziona all'ottavo posto in tutta Italia con una flessione del 23%.
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