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Sistema scolastico
23.08.2024 - 11:02
Il nuovo anno scolastico in Veneto si apre con una serie di sfide che mettono in luce le criticità del sistema educativo regionale. L'11 settembre, quando la campanella suonerà per gli alunni, il panorama sarà segnato da un calo di iscrizioni che vede diecimila studenti in meno rispetto all'anno precedente. Questo fenomeno, tuttavia, non è l'unico problema che scuote il mondo della scuola veneta.
LA CARENZA DI PERSONALE E I PRECARI
Nonostante gli sforzi per le immissioni in ruolo, inclusi i posti di sostegno, il nuovo anno scolastico inizia con numerosi insegnanti precari chiamati a coprire le cattedre vacanti. La situazione è resa ancora più complessa dalla carenza di personale Ata, con solo un posto su tre coperto. Questo scenario solleva interrogativi sulla qualità dell'istruzione che gli studenti riceveranno e sulla stabilità del corpo docente.
IL PROBLEMA DEI DIRIGENTI SCOLASTICI
Fino al 14 agosto, si pensava di avere un buon numero di dirigenti scolastici neoassunti in Veneto. Tuttavia, la situazione è cambiata drasticamente a causa di una sospensione cautelare disposta dal TAR Lazio a ridosso di Ferragosto. Questa sospensione riguarda la procedura di nomina dei vincitori del concorso del 2017 per diventare dirigenti scolastici, una tornata concorsuale che è stata oggetto di numerosi contenziosi negli ultimi anni.
LA DECISIONE DEL TAR LAZIO
I giudici amministrativi hanno riaperto la vicenda, congelando l'assunzione di 519 dei 2.019 neo-dirigenti scolastici che avevano partecipato alla selezione riservata. Se anche il Consiglio di Stato confermerà questa decisione, a settembre il Ministero dell'Istruzione e del Merito dovrà nominare altrettanti dirigenti reggenti. La situazione del Veneto è particolarmente critica, insieme a quella di Lombardia e Piemonte.
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