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Polemica dei residenti
25.08.2024 - 15:35
Il progetto dovrebbe coprire un'area di 18 ettari
Il progetto di realizzare un parco agrivoltaico a Ca' Solaro, nel territorio di Favaro Veneto, ha scatenato un acceso dibattito tra i residenti e le autorità locali. L'idea, presentata dalla multinazionale Lightsource BP, prevede l'installazione di pannelli solari su un'area di 18 ettari di terreno agricolo, di proprietà della Fondazione Querini Stampalia. Sebbene l'impianto prometta di produrre una significativa quantità di energia pulita, le preoccupazioni riguardo all'impatto sul paesaggio e sulle attività agricole sono numerose.
Gianfranco Bettin, consigliere comunale della lista Verde Progressista, ha recentemente presentato un'interrogazione al sindaco Luigi Brugnaro, chiedendo un intervento presso la Regione Veneto per sospendere l'iter di approvazione del progetto. Bettin ha sottolineato che il sindaco dovrebbe rispondere alle preoccupazioni dei residenti e delle organizzazioni agricole, che temono lo snaturamento del territorio. "Bisognerebbe accelerare sull'individuazione di aree non agricole idonee a ospitare gli impianti di produzione di energia rinnovabile, ad esempio nella zona industriale", ha dichiarato Bettin.
Paolo Bonafè e Cristian Zara, rispettivamente segretario comunale e metropolitano di Azione, hanno criticato la mancanza di una pianificazione territoriale adeguata. "Condividiamo le fondate critiche espresse sul progetto e sui suoi pesanti impatti sul territorio", hanno scritto in una nota congiunta. Secondo loro, la Regione dovrebbe disporre almeno una sospensione, intimando alla città metropolitana di adottare un piano delle aree agricole di pregio entro un termine ristretto.
Anche il Partito Democratico di Venezia si è unito alle osservazioni del comitato dei cittadini di Ca' Solaro. La segretaria Monica Sambo ha sottolineato l'importanza di valutare attentamente quali territori devono essere coinvolti nei progetti di energia rinnovabile. "Va verificato l'impatto sulle attività agricole e sul paesaggio, ed in ogni caso questi interventi devono essere il frutto di un confronto con le popolazioni coinvolte", ha dichiarato Sambo. La Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) di Venezia, rappresentata dalla presidente locale Federica Senno, ha espresso una netta contrarietà all'installazione di pannelli fotovoltaici sui terreni agricoli. "L'installazione di pannelli fotovoltaici sui terreni agricoli deve essere limitata al massimo. Da sempre chiediamo agli enti competenti che gli impianti fotovoltaici siano preferibilmente e primariamente collocati sui tetti degli edifici, sui capannoni o sulle aree marginali o dismesse", ha affermato Senno. La CIA Venezia ha inoltre ricordato che la città metropolitana non ha ancora concluso il percorso di definizione delle aree di pregio, creando un vuoto legislativo per la tutela del territorio.
Il gruppo dei cittadini di Ca' Solaro ha indetto una manifestazione di protesta per il 7 settembre 2024. La popolazione locale si prepara a scendere in piazza per esprimere il proprio dissenso nei confronti del progetto agrivoltaico. La protesta rappresenta un momento cruciale per il futuro del territorio e per la tutela delle attività agricole locali. In un contesto in cui la transizione energetica è sempre più urgente, il caso di Ca' Solaro solleva interrogativi importanti. È possibile conciliare la produzione di energia pulita con la tutela del paesaggio e delle attività agricole? La risposta a questa domanda richiede un dialogo aperto e costruttivo tra tutte le parti coinvolte, affinché si possano trovare soluzioni sostenibili e condivise.
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