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Sanità
27.08.2024 - 08:26
La prevenzione delle malattie e la diagnosi precoce stanno ricevendo un'importante spinta in Veneto grazie alla sperimentazione della 'farmacia dei servizi', un'iniziativa che sta già mostrando risultati promettenti. Lucas Pavanetto, consigliere di Fratelli d'Italia e membro della Quinta commissione di palazzo Ferro Fini, ha commentato positivamente i dati emersi da questa prima fase della sperimentazione.
La 'farmacia dei servizi' è il frutto di una collaborazione tra le farmacie e la Regione del Veneto, sancita da un decreto regionale che ha dato il via all'erogazione di nove nuovi servizi di prevenzione e screening. L'obiettivo è migliorare l'accesso a esami medici cruciali, utilizzando la vasta rete delle farmacie distribuite sul territorio.
Nel mese di luglio, 560 farmacie di Federfarma Veneto hanno partecipato al progetto, erogando un totale di 3.788 prestazioni. Tra queste, si contano 1.426 screening per l'ipertensione e 1.180 per l'ipercolesterolemia, indicatori fondamentali per la prevenzione di malattie cardiovascolari. Inoltre, sono stati effettuati 320 monitoraggi dell'aderenza alla terapia farmacologica nei pazienti con diabete di tipo 2 e 20 nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
L'iniziativa ha visto anche un significativo impatto nel campo della telecardiologia, con 367 holter cardiaci, 161 holter pressori e 314 elettrocardiogrammi eseguiti. Questi esami, seppur preliminari, possono rivelare gravi problemi di salute che, se individuati in tempo, possono essere trattati efficacemente, salvando vite.
Pavanetto ha sottolineato che questa sperimentazione non mira a sostituire il sistema sanitario tradizionale, ma a integrarlo, offrendo un supporto prezioso ai laboratori analisi, ai biologi e ai medici di medicina generale. Soprattutto nelle aree rurali o meno servite, dove l'accesso a strutture sanitarie può essere limitato, le farmacie possono rappresentare un punto di riferimento essenziale per i cittadini.
"Ogni esame fatto per la prevenzione può svelare anche gravi potenziali problemi di salute", ha dichiarato Pavanetto, evidenziando l'importanza di questo progetto per la salute pubblica. L'iniziativa si pone come un primo passo, che dovrà poi essere seguito da ulteriori approfondimenti presso specialisti e strutture sanitarie competenti.
Il successo di questa fase sperimentale apre la strada a un'eventuale estensione del progetto, che potrebbe diventare una componente stabile del sistema sanitario regionale, rendendo la prevenzione e la diagnosi accessibili a un numero sempre maggiore di cittadini.
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