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Il CPIA si sposta dall’ex Marchesi: avrà più spazi e maggiori corsi disponibili

La decisione del CPIA (centro provinciale per l'istruzione degli adulti) per ottenere sedi esclusive e potenziare l’offerta formativa

Il  CPIA si sposta dall’ex Marchesi: avrà più spazi e maggiori corsi disponibili

L'incontro per decidere le sorti del CPIA

Il Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti (CPIA) ha deciso di lasciare la sede presso l’ex scuola Marchesi per trasferirsi in due nuove strutture esclusive, dotate di un numero maggiore di aule, con l'obiettivo di ampliare e migliorare l’offerta formativa. Questa decisione, concordata con l'Amministrazione Comunale, è stata presa per rispondere alla crescente domanda di istruzione e formazione, garantendo spazi adeguati e funzionali per le attività didattiche.

La direttrice uscente del CPIA, Alessandra Bozzolan, ha sottolineato l’importanza di questo cambiamento: "Le due aule al Marchesi erano davvero poche, rendendo difficile la gestione dei corsi e del personale. La nuova soluzione, frutto della collaborazione con il Comune e l’Ufficio Scolastico Territoriale, rappresenta un significativo miglioramento per il nostro servizio."

L’assessora alle politiche scolastiche, Cristina Piva, ha spiegato come il trasferimento permetta al CPIA di disporre di sei aule e di una sala per attività collegiali, tutte ad uso esclusivo: "Ritengo di avere pienamente ottemperato alle richieste della dirigente Alessandra Bozzolan, cosa confermata dalla soddisfazione espressa da lei e dal direttore dell’Ufficio Scolastico Territoriale, dottor Roberto Natale, che nel frattempo ha anche provveduto ad ampliare il corpo docente del CPIA per un migliore servizio."

Il direttore dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Roberto Natale, ha ribadito l'importanza di dotare il CPIA di sedi adeguate: "Non possiamo pensare di offrire un servizio efficace in strutture precarie. Il trasferimento a nuove sedi dignitose è un passo fondamentale per migliorare la qualità dell'istruzione offerta, indispensabile per contrastare la dispersione scolastica e supportare l’inserimento lavorativo degli stranieri."

L’assessora al decentramento, Francesca Benciolini, ha infine sottolineato l'importanza della collaborazione tra il CPIA e le associazioni locali, spiegando che "Il progetto di condivisione degli spazi così come ci era stato proposto dal Dirigente Lazzarini qualche anno fa era indubbiamente interessante e apriva delle prospettive di collaborazione importanti tra CPIA e associazioni. Alla luce della necessità per il CPIA di avere degli spazi esclusivi, credo che la soluzione proposta dall’assessora Piva sia la migliore possibile in questo momento e nel contesto di un quartiere dove gli spazi pubblici sono limitati."

Con queste nuove sedi esclusive, il CPIA sarà in grado di offrire un servizio potenziato, rispondendo alle crescenti richieste di formazione degli adulti nella città di Padova, con l’obiettivo di garantire una maggiore qualità e accessibilità dell'istruzione per tutti.

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