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Scuola in Veneto, Cisl lancia l'allarme: ritardi nelle assunzioni del personale ATA

A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, gravi carenze di personale amministrativo in molte scuole venete. La Segretaria generale Cisl Scuola, Sandra Biolo, denuncia i ritardi e le disfunzioni del sistema

Sandra Biolo

Sandra Biolo, Segretaria generale di Cisl Scuola

A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, la situazione delle assunzioni del personale ATA in Veneto è critica. La Cisl Scuola, per voce della sua Segretaria generale Sandra Biolo, denuncia gravi ritardi che stanno mettendo a rischio il regolare avvio delle attività nelle scuole.

"Solo 185 unità di personale ATA hanno potuto prendere servizio il 2 settembre, un numero del tutto insufficiente rispetto ai posti vacanti nella regione", ha dichiarato Biolo, esprimendo forte preoccupazione per l’imminente apertura dell’anno scolastico 2024-2025. Oltre alla scarsità di assunzioni, i lavoratori precari sono ancora in attesa di conoscere le scuole in cui saranno impiegati, complicando ulteriormente l’organizzazione del lavoro.

Secondo la Segretaria generale, la mancata stabilizzazione del personale ATA porta a gravi disfunzioni sia nell'efficacia delle operazioni amministrative e tecniche, sia nella garanzia di vigilanza e assistenza nelle scuole. “Ai collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici è stata tolta la possibilità di firmare un contratto a partire dal 2 settembre, con una perdita di giorni lavorativi che influisce negativamente sia sull'anzianità di servizio che sullo stipendio”, ha aggiunto.

La situazione è resa ancora più complessa dall’assenza di dirigenti scolastici in 130 istituti della regione, ora affidati a reggenze, e dalla mancanza di Direttori dei servizi amministrativi, per i quali si dovrà ricorrere a supplenti. “Le segreterie scolastiche, già sotto organico, si trovano ad affrontare un carico di lavoro sempre più complesso con personale spesso precario e non adeguatamente formato”, ha concluso Biolo, lanciando un appello urgente per risolvere questa situazione critica che rischia di compromettere l’intero sistema scolastico veneto.

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