L’aumento costante delle temperature rappresenta un rischio sempre più concreto per la salute dei cittadini e, in particolare, dei lavoratori. È questo l’allarme lanciato da Tiziana Basso, Segretaria Generale della CGIL Veneto, che sottolinea la necessità di attuare subito misure strutturali e durature per contrastare i danni del cambiamento climatico. "In un territorio come il nostro, che subisce sempre più gli effetti devastanti del cambiamento climatico e che è il secondo in Italia per consumo di suolo, è urgente programmare interventi adeguati," dichiara Basso. "Bisogna agire adesso, nonostante i tagli ai fondi del PNRR, per garantire la sicurezza del territorio, ridurre l'inquinamento e fermare il consumo di suolo. Chiediamo inoltre alla Regione di destinare risorse alla transizione ecologica e alla riconversione professionale, garantendo così la tutela occupazionale."
LA SICUREZZA SUL LAVORO Il tema della sicurezza sul lavoro è centrale anche per Silvana Fanelli, Segretaria Regionale della CGIL Veneto con delega su Salute e Sicurezza. "Le ondate di calore di questa estate hanno causato diversi infortuni sul lavoro, alcuni dei quali mortali, colpendo soprattutto i lavoratori esposti come quelli dell’edilizia e dell’agricoltura, ma anche chi lavora nelle fabbriche e nella logistica. Per tutelare queste persone, insieme a CISL e UIL, abbiamo chiesto alla Regione di lavorare su un protocollo che preveda misure concrete contro le ondate di calore," afferma Fanelli. Tra le proposte c’è la definizione di fasce orarie in cui il lavoro sia vietato in caso di temperature estreme e l’attivazione di campagne informative mirate. "Quando si superano i 35°C, le aziende potrebbero richiedere la Cassa Integrazione Ordinaria, come previsto dall’INPS, ma non lo fanno quasi mai. È necessario agire per evitare nuovi incidenti nella prossima stagione."