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Allarme pertosse: la necessità di vaccinare i neonati per proteggerli dalle minacce stagionali

Il professor Eugenio Baraldi di Padova lancia l'allarme: pertosse e virus sinciziale minacciano i neonati.

Allarme pertosse: la necessità di vaccinare i neonati per proteggerli dalle minacce stagionali

Le prime avvisaglie autunnali portano con sé un incremento dei virus respiratori, e quest'anno non fa eccezione. A Padova, il professor Eugenio Baraldi, direttore dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale e del Dipartimento Universitario Salute della Donna e del Bambino, lancia un allarme preoccupante: pertosse e virus sinciziale rappresentano due minacce significative, soprattutto per i neonati. 

La pertosse, una malattia che sembrava quasi scomparsa, è tornata a far parlare di sé. Il professor Baraldi afferma che l'epidemia di pertosse è ancora in corso e, a livello nazionale, il numero di casi è almeno dieci volte superiore rispetto alla stagione 2022-2023. Questo incremento è attribuibile al calo delle vaccinazioni, un fenomeno che ha permesso al virus di riemergere con forza. A Padova, nei primi cinque mesi dell'anno, sono stati refertati ben 740 tamponi positivi alla pertosse. È un dato altissimo, che non riguarda solo i neonati, ma anche bambini in età scolare e anziani, specie se già sofferenti di malattie respiratorie come asma o bronchite.


La difesa contro la pertosse esiste ed è il vaccino. Il professor Baraldi pone l'accento sull'importanza di sensibilizzare le donne a vaccinarsi dalla ventottesima settimana di gravidanza. Gli anticorpi saranno trasmessi al nascituro attraverso la placenta, garantendo una protezione immediata. Successivamente, il neonato seguirà la profilassi normale con la prima dose di vaccino a tre mesi, poi a cinque e infine a undici mesi. Tuttavia, è nei primi tre mesi di vita che la protezione è cruciale.

IL VIRUS SINCIZIALE
Il virus sinciziale è un altro nemico insidioso per i neonati, causando bronchiolite e mettendo a dura prova i servizi sanitari pediatrici tra novembre e marzo. 
Quest'anno, però, c'è una novità significativa: un anticorpo monoclonale che può prevenire l'infezione da virus sinciziale. Questo anticorpo impedisce al virus di entrare nelle cellule, riducendo drasticamente i ricoveri. La Regione Veneto ha previsto un percorso di prevenzione preciso: l'anticorpo monoclonale sarà disponibile da ottobre per tutti i neonati, somministrato direttamente in ospedale. Per i bambini nati da gennaio, saranno i pediatri di famiglia a contattare i genitori. In Francia e Spagna, dove l'anticorpo è stato utilizzato già dall'anno scorso, i ricoveri sono diminuiti dell'80%.

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