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Sciopero nazionale degli operatori socio sanitari: la protesta di Padova

Lunedì 16 settembre, gli operatori socio sanitari scendono in piazza a Padova per il rinnovo del contratto Uneba

Sciopero nazionale degli operatori socio sanitari: la protesta di Padova

Lunedì 16 settembre, Padova sarà il cuore pulsante di una protesta che coinvolgerà migliaia di operatori socio sanitari in tutta Italia. Le sigle sindacali FP CGIL, FP e FISASCAT CISL, UIL FPL e UIL TUCS hanno dato appuntamento in via Vescovado, dove si terrà il punto di raccolta per il Veneto. La manifestazione, che inizierà alle 10, prevede un punto stampa alle 10:30 con i rappresentanti sindacali delle tre confederazioni.

Dopo 17 mesi di trattative e quattro anni dalla scadenza del contratto, i sindacati hanno definito la proposta avanzata da Uneba come "irricevibile". Secondo le sigle sindacali, un aumento di 50 euro lordi è considerato del tutto insufficiente per recuperare, almeno in parte, il perduto potere d’acquisto dei salari. Inoltre, l'aumento è vincolato al finanziamento pubblico, una condizione che ha suscitato ulteriore indignazione tra i lavoratori. I sindacati hanno aggiunto che questa situazione è un’offesa alle migliaia di lavoratrici e lavoratori che operano nel settore socio-sanitario assistenziale educativo privato, prendendosi cura quotidianamente di persone fragili.

L'inizio della settimana si preannuncia quindi complesso per il settore della sanità. La protesta non riguarda solo il Veneto, ma si estende a livello nazionale, coinvolgendo operatori socio sanitari da ogni angolo del Paese. La scelta di Padova come punto focale della manifestazione in Veneto non è casuale: la città è un simbolo di eccellenza sanitaria e accademica, e la sua centralità geografica facilita la partecipazione di lavoratori provenienti da diverse province.

Gli organizzatori auspicano che le condizioni meteo siano favorevoli, in modo da garantire una partecipazione massiccia. La presenza di un gran numero di manifestanti è cruciale per dare forza alla protesta e per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulle difficoltà che gli operatori socio sanitari affrontano quotidianamente. La speranza è che una partecipazione numerosa possa fare pressione su Uneba e sulle autorità competenti affinché rivedano la proposta contrattuale.

I sindacati sperano che la manifestazione di lunedì possa segnare un punto di svolta nelle trattative con Uneba. I rappresentanti sindacali affermano che, dopo 17 mesi di trattativa, è giunto il momento di ottenere un riconoscimento concreto per il lavoro svolto dai loro operatori. Inoltre, considerano la proposta di 50 euro lordi di aumento come una mancanza di rispetto verso chi, ogni giorno, si impegna per garantire assistenza e supporto alle persone più vulnerabili.

Al momento, Uneba non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla protesta. Tuttavia, è evidente che la proposta avanzata non ha soddisfatto le aspettative dei lavoratori e dei sindacati. La speranza è che la manifestazione di lunedì possa portare a un ripensamento e a una nuova proposta che tenga conto delle reali esigenze degli operatori socio sanitari.

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