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Sanità Privata accreditata e pubblica: Puntin di Aiop Veneto chiede equità retributiva per i collaboratori del settore

Il Presidente Aiop Veneto sostiene la parità retributiva per il personale delle strutture convenzionate

Giuseppe Puntin, Presidente di Aiop Veneto

"La sanità privata accreditata, con i propri collaboratori, è parte costitutiva e integrante del Servizio Sanitario Nazionale e, come tale, sostiene fermamente la necessità di assicurare un trattamento economico equivalente per il personale delle nostre strutture rispetto a quello delle pubbliche"

Così dichiara Giuseppe Puntin, Presidente di Aiop Veneto, l'associazione che rappresenta 23 istituzioni sanitarie accreditate, con circa tremila posti letto gratuiti a disposizione dei cittadini. Puntin affronta così il tema dello sciopero nazionale indetto per il rinnovo contrattuale del personale.

"Abbiamo recentemente lanciato una campagna dal titolo eloquente 'Siamo dalla stessa parte', per sottolineare che la sanità convenzionata rispecchia le stesse regole della pubblica, adempiendo agli stessi identici doveri nei confronti del paziente. Ciò che realmente ci distingue sono le risorse destinate al comparto sanitario convenzionato, che nella nostra regione, con solo il 12% del fondo sanitario ospedaliero, fornisce assistenza a oltre il 20% dei pazienti ricoverati."

"Le nostre strutture, prosegue Puntin, possono contare sul prezioso contributo di 10.000 collaboratori e collaboratrici, la cui missione è garantire un'assistenza costante al paziente. Pertanto, avendo gli stessi obblighi e doveri dei colleghi del settore pubblico, non è accettabile che abbiano retribuzioni inferiori. Auspichiamo dunque che si possa trovare una soluzione comune e adeguata per la questione relativa ai rinnovi contrattuali".

"In sintesi, conclude Puntin, rispetto alla piena equiparazione tra sanità pubblica e convenzionata anche in merito alle condizioni dei collaboratori, è fondamentale ribadire che le nostre strutture sanitarie accreditate non operano in un regime di libero mercato, bensì in un sistema programmato e regolamentato, in cui spetta allo Stato e alla Regione definire le modalità di copertura degli oneri relativi ai rinnovi contrattuali. Attendiamo dunque un segnale importante in tal senso, per poter fornire risposte e soluzioni adeguate".

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