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Emergenza bullismo
27.09.2024 - 15:25
Immagine di repertorio
L'aggressione subita da una studentessa a Noventa Padovana ha acceso nuovamente i riflettori sul fenomeno del bullismo giovanile. Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Padova è attualmente in stretto contatto con la scuola coinvolta, la vittima e i suoi genitori per la presentazione di una dettagliata denuncia, confermando il proprio impegno nella lotta contro i reati giovanili.
Secondo i dati forniti dall’Arma, negli ultimi 12 mesi in Veneto sono stati arrestati 96 minori, con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente, mentre 1.500 ragazzi sono stati denunciati a piede libero (+6,7%). I reati maggiormente contestati ai giovani riguardano soprattutto i crimini contro il patrimonio, come furti, rapine ed estorsioni, che rappresentano il 37,8% del totale. Seguono le lesioni (15,5%) e i reati legati agli stupefacenti (7,3%).
Il bullismo, un problema diffuso e complesso, non è sanzionato da una legge specifica in Italia, ma viene punito attraverso una serie di reati che spaziano dalle percosse e minacce ai danni materiali come furti ed estorsioni. Esistono due principali forme di bullismo: quello diretto, caratterizzato da violenza fisica e verbale, maggiormente diffuso tra i ragazzi; e quello indiretto, più comune tra le ragazze, che si manifesta tramite violenza psicologica.
Dietro a questi atti di prevaricazione, il bullo mostra spesso tratti di aggressività, mancanza di empatia e scarsa tolleranza alla frustrazione. La vittima, invece, è solitamente una persona che subisce ripetute vessazioni fisiche o verbali. Ma oltre a bulli e vittime, ci sono anche altri attori coinvolti in queste dinamiche: i gregari, che aiutano il bullo; i difensori della vittima, che intervengono successivamente; e gli spettatori, la cosiddetta "maggioranza silenziosa", che, pur a conoscenza degli atti di prepotenza, non intervengono.
L’Arma dei Carabinieri si impegna attivamente nella prevenzione di questi fenomeni attraverso programmi di sensibilizzazione nelle scuole. Durante l'ultimo anno scolastico, 89 incontri sulla legalità sono stati organizzati in 70 istituti della provincia di Padova, coinvolgendo circa 3.000 studenti.
Per chiunque sia vittima o testimone di bullismo o cyberbullismo, esistono diversi canali di aiuto: dai Carabinieri e il numero di emergenza 112, al servizio pubblico 114, al Telefono Azzurro e al Centro Nazionale Anti-Cyberbullismo. La denuncia può essere presentata direttamente dalla vittima o da chiunque sia a conoscenza di tali episodi.
L’azione collettiva è fondamentale per contrastare questi comportamenti e proteggere i giovani, in un’ottica di prevenzione e tutela del benessere psicologico.
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