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Sanità
08.10.2024 - 11:39
Foto di repertorio
Il sindacato Nursing Up Veneto esprime le proprie perplessità sul Piano Regionale di Contrasto alla carenza di personale sociosanitario, chiedendo soluzioni più efficaci per affrontare il massiccio esodo di infermieri e la crescente mancanza di attrattività della professione. La situazione, descritta come allarmante, vede un significativo aumento delle dimissioni volontarie, che oggi colpiscono soprattutto professionisti tra i 35 e i 40 anni.
Secondo i dati riportati, il 50% delle dimissioni è dovuto all'uscita anticipata dal mondo del lavoro, spesso verso il settore privato o la libera professione. Il sindacato sottolinea come le dimissioni inattese siano passate dal 31% del 2017 al 54% del 2023, segnalando un malessere crescente legato alle condizioni di lavoro e alla scarsa valorizzazione delle competenze.
Guerrino Silvestrini, responsabile di Nursing Up Veneto, ha ribadito che il problema principale risiede nella mancanza di sviluppo professionale e di autonomia per gli infermieri, spesso limitati da un'organizzazione del lavoro che non permette di esprimere appieno le loro competenze. Anche Lorella Vidori, coordinatrice per Verona e Belluno, ha sottolineato l'importanza di riconoscere i percorsi di formazione avanzata degli infermieri, come i master universitari, finora poco valorizzati.
Il sindacato attende il confronto previsto per il 9 ottobre a Padova, auspicando che si possa affrontare la questione con misure concrete e mirate a risolvere le problematiche strutturali del settore.
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