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Regolamento affitti
11.10.2024 - 06:31
Venezia
Venezia si trova a dover affrontare una sfida complessa: conciliare l'afflusso turistico con la qualità della vita dei residenti. In questo contesto, la giunta comunale ha approvato un nuovo regolamento sugli affitti brevi, un tema che da tempo suscita dibattiti accesi e che ora trova un punto di svolta con l'adozione di misure specifiche.
Il regolamento, che rappresenta un unicum nel panorama italiano, è stato elaborato a seguito dell'emendamento Pellicani, entrato in vigore due anni fa. Questo emendamento ha posto Venezia sotto i riflettori come città pilota nella gestione degli affitti brevi, un fenomeno che, se da un lato alimenta l'economia locale, dall'altro rischia di compromettere la vivibilità del centro storico. La bozza del regolamento è stata condivisa con diverse associazioni di categoria, un passo fondamentale per garantire che le nuove norme siano equilibrate e tengano conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti.
Tra i punti salienti del regolamento, vi è la possibilità per i proprietari di affittare ai turisti per un massimo di 120 giorni all'anno senza subire ripercussioni. Questo limite è stato pensato per evitare che gli affitti brevi si trasformino in un'attività esclusiva, sottraendo abitazioni al mercato residenziale. Tuttavia, per chi desidera superare questa soglia, sono previsti vincoli specifici. Tra questi, l'obbligo di effettuare il check-in in presenza, una misura che mira a garantire un controllo più diretto e responsabile sull'afflusso turistico.
Un altro aspetto innovativo del regolamento riguarda le regole di bon ton che i proprietari dovranno illustrare ai loro ospiti. Queste includono indicazioni sulla gestione della spazzatura e sul comportamento da tenere in condominio, elementi essenziali per preservare l'armonia e il rispetto tra turisti e residenti. L'obiettivo è quello di promuovere una convivenza civile e rispettosa, che possa valorizzare l'esperienza turistica senza compromettere la tranquillità dei cittadini.
Tra le proposte più interessanti emerse durante la stesura del regolamento, vi è quella dell'osservatorio Ocio, che suggerisce di destinare i pianterreni e gli appartamenti sotto i 45 metri quadrati ai turisti. Questa idea, sebbene ancora in fase di valutazione, potrebbe rappresentare una soluzione efficace per gestire l'afflusso turistico in modo più sostenibile, concentrando l'offerta in spazi specifici e riducendo l'impatto sul tessuto residenziale.
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