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Fenomeni celesti
11.10.2024 - 09:49
L'aurora boreale ha recentemente incantato i cieli italiani, in particolare quelli del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Nella serata di ieri giovedì 10 ottobre, un numero considerevole di persone ha avuto la fortuna di assistere a questo spettacolo di luci danzanti.
L'aurora boreale di questi giorni è stata il risultato di una tempesta geomagnetica di classe G4, un evento che ha avuto origine nella macchia solare AR 3848. Questa macchia, l'8 ottobre, ha prodotto un brillamento solare di classe X 1.8, uno dei più potenti nella scala dei brillamenti solari. I brillamenti di classe X sono noti per la loro intensità e, in questo caso, hanno causato blackout radio nelle regioni del pianeta esposte al Sole in quel momento.
Il brillamento solare è stato accompagnato da un'espulsione di massa coronale (CME), un fenomeno in cui il Sole espelle plasma nello spazio. Questo plasma si è diretto verso la Terra a una velocità impressionante, compresa tra 4,3 e 4,7 milioni di chilometri orari. È proprio questa espulsione di materia che ha interagito con il campo magnetico terrestre, generando l'aurora boreale visibile anche alle nostre latitudini.
Le previsioni degli esperti indicavano che la tempesta geomagnetica avrebbe raggiunto la Terra nella tarda giornata del 10 ottobre, con effetti che si sarebbero potuti protrarre fino al giorno successivo. Tuttavia, come spesso accade con i fenomeni naturali, c'è sempre un margine di incertezza.
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