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Omaggio al Patrono

San Giovanni XXIII, Patrono dell'Esercito, celebrato a Padova

Il Comando Forze Operative Nord omaggia il Santo con una cerimonia solenne alla presenza delle principali autorità civili e militari

San Giovanni XXIII, Patrono dell'Esercito, celebrato a Padova

Nella suggestiva cornice della Chiesa di San Prosdocimo, conosciuta anche come "Duomo dei Militari", si è svolta oggi la celebrazione eucaristica in onore di San Giovanni XXIII, Patrono dell’Esercito Italiano. Alla funzione, presieduta da Mons. Beniamino Pizziol, Vescovo emerito di Vicenza, hanno partecipato le massime autorità civili e militari della città, tra cui il Generale di Corpo d’Armata Maurizio Riccò, Comandante delle Forze Operative Nord, insieme a rappresentanze del personale militare e civile del Comando e delle Associazioni d’Arma locali.

Mons. Pizziol, di origini veneziane e accolto in seminario dall’allora Patriarca Angelo Roncalli (poi Papa Giovanni XXIII) nel 1956, ha richiamato nell'omelia le tappe fondamentali del percorso spirituale del Santo. Particolare attenzione è stata data all'invito al dialogo e alla pace pronunciato da Giovanni XXIII all’apertura del Concilio Vaticano II, l'11 ottobre 1962, giorno scelto poi per celebrare la sua festa. Il prelato ha inoltre sottolineato la straordinaria attualità dell'enciclica "Pacem in Terris", pubblicata sessant’anni fa, in un periodo in cui le tensioni internazionali continuano a crescere.

Durante la funzione, Mons. Pizziol ha invocato la protezione del Santo sui militari italiani impegnati quotidianamente in missioni delicate in patria e all’estero, auspicando pace e sicurezza per loro e le loro famiglie.

Al termine della celebrazione, il Generale Riccò ha espresso il proprio ringraziamento a tutti i partecipanti, ricordando l’importanza del legame tra l’Esercito e il suo Patrono, rafforzato dall’esperienza di Giovanni XXIII come cappellano militare durante la Prima Guerra Mondiale. Ha poi letto un passo toccante del futuro Papa, scritto nel gennaio del 1918, in cui esortava i soldati a trovare forza e conforto nella fede e nel sacrificio per la Patria.

La cerimonia si è conclusa in un clima di raccoglimento, con un forte senso di appartenenza e di vicinanza tra le forze armate e la comunità locale.

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