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Pesca
12.10.2024 - 12:34
E’ un giovane pescatore il custode di Valle Millecampi: Devy Chinazzi, diplomato alla scuola di pesca di Coldiretti, ha vinto il bando della Provincia di Padova per la gestione del casone e dello specchio d’acqua in comune di Codevigo. E’ lui l’animatore di questa isola che conserva intatta la sua natura, in un posto che l’amministrazione pubblica, lungimirante, ha saputo recuperare affidando la cura, la manutenzione e lo sviluppo ad un coltivatore del mare e della laguna.
Aall’inaugurazione della nuova gestione hanno partecipato, insieme agli esponenti della Provincia di Padova, il presidente di Coldiretti Padova Roberto Lorin e il direttore Carlo Belotti, sottolineando come questo sia il primo passo di un progetto ambizioso, un vero e proprio laboratorio di economia civile in un contesto ricco di potenzialità come l’isola di Millecampi.
“Questo è l’ennesimo esempio di sfide che le nuove generazioni dell’agricoltura sostengono a fronte anche di una sostanziale resilienza – afferma Lorin - Praticare un antico mestiere in chiave ecocompatibile significa pensare al futuro con le radici ben salde sulle origini. Proprio il centro di formazione accreditato alla Regione del Veneto, Impresa Verde di Coldiretti Padova – continua Lorin - ha promosso una scuola di pesca veneta con il sostegno del FEAMPA (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l'Acquacoltura) e la collaborazione dell’Università degli Studi di Padova – Dipartimento di Biologia Marina – ha organizzato un corso di formazione di 900 ore totali, sviluppato in due anni di lezioni teorico pratiche ed esperienze guidate anche all’estero.
Devy Chinazzi è stato tra gli allievi che hanno frequentato il corso, considerato da tutti un punto di riferimento per costanza e volontà. Una classe coinvolta, variegata e caratterizzata da diverse storie: dall’ ex amministratrice tributaria che presiede una cooperativa di donne della pesca all’addetto marketing che ora fa il pescatore professionale, dal disoccupato che sogna di pescare sin da bambino all’allevatore di vongole già in attività. Tutti insieme si sono qualificati come “tecnico operatore della pesca sostenibile” ritirando l’attestato questa estate in occasione del Villaggio Coldiretti a Venezia”.
“L’intervento formativo – aggiunge Carlo Belotti, direttore di Coldiretti Padova - è stato costruito sull’individuazione di un profilo tra il recupero di un lavoro storico e le nuove forme professionali vocate allo sviluppo sostenibile dell’attività di pesca In questo ambito rientrano anche le competenze legate alla conservazione dell’habitat e al potenziamento del turismo nelle terre prospicienti, puntando sulla valorizzazione dei prodotti locali e alla vendita diretta dal produttore al consumatore. Da non sottovalutare l’affermazione del ruolo sociale, economico, culturale delle donne della pesca, titolari e collaboratrici in una dimensione di parità di genere all’interno delle dinamiche del settore”.
Preparati professionalmente ma sempre esposti alle insidie, gli agricoltori, quelli che seminano e allevano non solo in terra, in questo caso in acqua come fa Devy, devono fare i conti con i cambiamenti climatici che portano sia avversità atmosferiche che effetti collaterali come il granchio blu che ha già devastato gli allevamenti di vongole e cozze ma facendo piazza pulita anche di ostriche, telline, altri crostacei e pesci come sogliole e cefali, per un conto che rischia di raddoppiare se non verranno presi provvedimenti per fermare l'invasione del “killer dei mari”.
La capacità di essere motore di una comunità diffusa, in un’area che gioca la carta del turismo identitario ed esperienziale, in grado di garantire accoglienza e attività alternative sarà la leva di questo territorio e farà la differenza – conclude Belotti - Coldiretti Padova è proprio da qui che intende lanciare la scommessa di riqualificazione del paesaggio, tra mare e terra, attraverso un laboratorio di economia civile
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