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Mozione contro la chiusura del sottopasso di Corso Padova: la voce dei quartieri di Vicenza

I consiglieri Aldighieri e Cavarretta si oppongono alla chiusura del sottopasso, temendo impatti negativi sulla sicurezza e viabilità

Mozione contro la chiusura del sottopasso di Corso Padova: la voce dei quartieri di Vicenza

Foto di repertorio

La proposta di chiudere il sottopasso di Corso Padova a Vicenza ha sollevato un acceso dibattito tra i rappresentanti dei quartieri cittadini. Nicolò Stefano Aldighieri e Luca Cavarretta, rispettivamente consiglieri delle zone 3 e 2, hanno espresso la loro ferma opposizione a questa iniziativa, avanzata dall'assessore comunale ai lavori pubblici e alla mobilità, Cristiano Spiller. Secondo i consiglieri, la questione non riguarda solo il traffico, ma tocca aspetti più profondi legati alla sicurezza e alla vivibilità urbana.

La chiusura del sottopasso di Corso Padova è stata proposta come parte di un più ampio piano per promuovere la mobilità sostenibile a Vicenza. Tuttavia, Aldighieri e Cavarretta hanno manifestato preoccupazioni significative. Pur riconoscendo l'importanza di promuovere la mobilità sostenibile, ritengono che una scelta così impattante rischi di comportare criticità non trascurabili. In particolare, temono che la chiusura possa aggravare la congestione su arterie già molto trafficate, come Viale della Pace, creando ulteriori disagi per i residenti e gli utenti della strada.

Oltre alle questioni di traffico, i consiglieri hanno avvertito dei potenziali rischi per la sicurezza. A loro avviso, ridurre completamente il flusso veicolare su questo tratto potrebbe portare a un minore controllo naturale della zona, esponendo il sottopassaggio al rischio di degrado o di un possibile utilizzo per attività illecite. In un contesto urbano, ritengono che la presenza di traffico veicolare possa fungere da deterrente naturale contro comportamenti indesiderati. Sottolineano, inoltre, che il loro dovere è assicurarsi che le scelte urbanistiche non solo incentivino una mobilità più sostenibile, ma tutelino anche l'incolumità dei cittadini.




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