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Scontro ideologico

GPA reato universale: la critica del PD alla nuova legge sulla gravidanza

La destra al governo in Italia decide di inquadrare la Gestazione per Altri come crimine universale, colpendo famiglie e diritti in nome di un’ideologia rigida

gravidanza

Immagine di repertorio

Con il recente voto del Senato, il governo Meloni ha scelto di classificare la Gestazione per Altri (GPA) come un “reato universale”, assimilabile a reati contro lo Stato e crimini di guerra o contro l’umanità. La decisione ha sollevato forti critiche, in particolare da parte del Partito Democratico, con il deputato Scarpa che ha descritto l'azione come un “obbrobrio giuridico” figlio di una “ideologia cieca”.

Questa scelta legislativa è stata denunciata come un atto puramente ideologico, che nasce dalla propaganda contro le famiglie arcobaleno e da una visione ristretta di cosa costituisca una famiglia. Secondo Scarpa, l’approccio adottato dal governo non solo discrimina le famiglie non tradizionali, ma colpisce anche coloro che si sono avvalsi della GPA in paesi dove questa pratica è legale e riconosciuta, come il Canada, gli Stati Uniti e gli otto stati europei dove questa è regolamentata, che includono Grecia e Regno Unito.

Con questa legge, tutti i cittadini italiani che ricorrono alla GPA, una minoranza fra cui molte coppie dello stesso sesso, rischiano di diventare criminali, punibili con pene fino a due anni di carcere. Un colpo durissimo per molte persone impossibilitate a diventare genitori per motivi di salute o a causa di una legislazione italiana obsoleta riguardo all'adozione.

L’azione del governo, secondo l'opposizione, rappresenta un pericoloso precedente che testimonia la deriva ideologica della destra, piegando il diritto penale a scopi politici e ideologici.

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