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Residuati bellici

Ordigni inesplosi: al via il progetto di ETRA e Università di Padova

Una nuova iniziativa per mappare le aree a rischio di contaminazione da ordigni bellici inesplosi: la presentazione del progetto in Senato

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Immagine di repertorio

Oggi, nella suggestiva cornice del Palazzo Madama, è stato presentato il progetto "Valutazione rischio bellico" (VRB), frutto della collaborazione tra Etra e l'Università di Padova. L'iniziativa ha come obiettivo principale la creazione di una mappa dettagliata delle aree potenzialmente contaminate da ordigni bellici inesplosi, un tema di crescente rilevanza alla luce della legge 177/2012, che impone una valutazione del rischio prima di qualsiasi attività di scavo.

Il Senatore Questore Antonio De Poli ha illustrato i dettagli del progetto durante una conferenza stampa tenutasi nella Sala Caduti di Nassirya. "La mappa ci permette di individuare con precisione le zone più a rischio in un'area che comprende 69 Comuni tra Padova, Vicenza e Treviso. Questo strumento è fondamentale per prevenire incidenti e facilitare la pianificazione territoriale," ha dichiarato De Poli.

Alla conferenza hanno partecipato figure di spicco come il presidente di Etra Spa, Flavio Frasson, il direttore dell'Area Servizio idrico integrato di Etra, Alberto Liberatore, il professor Aldino Bondesan dell'Università di Padova, e Domenico Lenzi, direttore generale di Etra. Un intervento da remoto è stato anche fornito dal Generale di divisione dell'Esercito, Ugo Cillo, del Comando Forze Operative Nord.

De Poli ha concluso sottolineando l'importanza di questo progetto, pensato per supportare amministrazioni, aziende e cittadini nella garanzia della sicurezza nei cantieri di scavo e nelle aree urbane a elevata densità abitativa. Un passo significativo verso una gestione più sicura del territorio veneto.

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