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Servizi alla persona
23.10.2024 - 13:23
Immagine di repertorio
Un recente studio sul settore delle pulitintolavanderie in Veneto ha svelato un trend in crescita legato all’invecchiamento della popolazione e all’aumento della richiesta di servizi che agevolano le attività domestiche. Secondo i dati raccolti, ben 6 veneti su 10 hanno utilizzato una lavanderia negli ultimi sei mesi, con la fascia di età 55-64 anni che registra la maggiore frequenza: in media 6,35 volte l’anno. Questo fenomeno si lega soprattutto alla crescente solitudine tra gli anziani, spesso accompagnati solo da animali domestici.
Il convegno e i dati
Domenica scorsa, presso la Torre HTM di Mestre, Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia, in collaborazione con Confartigianato Imprese Veneto e con il contributo di Ebav, ha presentato i risultati di una ricerca condotta su un campione di oltre mille utilizzatori di lavasecco. L’indagine ha rivelato che il 55% degli utenti sono donne, mentre il 45% sono uomini. Tra i clienti delle lavanderie, il 30% sono pensionati, seguiti da impiegati (23%) e operai (9%).
I capi più frequentemente portati in lavanderia sono quelli pesanti (63%) e voluminosi (54%), mentre è emersa anche una crescente richiesta di lavaggi per indumenti e cucce di animali domestici. Tuttavia, le strutture in grado di offrire questo tipo di servizio sono ancora poche.
Le motivazioni dietro l'utilizzo delle lavanderie
La ricerca ha evidenziato che la maggior parte degli utenti si rivolge alle lavanderie per motivi di professionalità (69%), seguiti dalla mancanza di tempo (15%) e dal carico di lavoro domestico considerato troppo gravoso, soprattutto dagli uomini (12%). Gli anziani e i giovani uomini, in particolare, sono tra i principali utilizzatori di questi servizi, spesso perché vivono soli.
Il ruolo sociale delle lavanderie
"Il cliente non cerca solo un servizio di qualità, ma anche una relazione umana" ha sottolineato Carla Lunardon, presidente nazionale e regionale di Confartigianato Pulitintolavanderie. Lunardon ha inoltre evidenziato come la clientela sia sempre più attenta alla sostenibilità ecologica e sociale, con una particolare attenzione al benessere dei lavoratori e dei consumatori.
La sfida contro l’abusivismo
Tuttavia, la crescita della domanda sta sollevando preoccupazioni. Carlo Zanin, presidente provinciale di Confartigianato, ha avvertito del rischio di un aumento di operatori abusivi, che offrono servizi non autorizzati. A tutela dei professionisti del settore, l’avvocato Paolo Malaguti ha ricordato la sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito il divieto per le lavanderie self-service di offrire servizi aggiuntivi come stiratura e consegne a domicilio, rafforzando così il ruolo delle pulitintolavanderie tradizionali e dei loro responsabili tecnici.
Un settore in crescita, ma da tutelare
La sentenza rappresenta una vittoria importante per Confartigianato, che ribadisce l’importanza di tutelare i professionisti del settore e garantire ai clienti un servizio di qualità, sostenibile e sicuro.
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