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Salute mentale
26.10.2024 - 10:10
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Si sono svolti oggi all'Ospedale di Venezia i lavori di un convegno dedicato a Franco Basaglia, in occasione del 45° anniversario dell'emanazione della legge che ha segnato la chiusura dei manicomi. Durante l’incontro, si è discusso delle sfide ancora aperte per la psichiatria contemporanea e di come il settore possa continuare a evolversi nel servizio alle persone con disagio psichico.
Il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell'Ulss 3 Serenissima, Moreno De Rossi, ha aperto il dibattito sottolineando l’importanza di una psichiatria deistituzionalizzata, fortemente radicata nel territorio, accessibile e vicina alle comunità. "Nel 1978, in Italia esistevano 76 manicomi", ha ricordato De Rossi, "mentre oggi, grazie alla legge Basaglia, contiamo circa 4.000 strutture di aiuto e assistenza, come Centri di Salute Mentale e Comunità, che operano in tutta Italia."
Nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima, sono attive 48 di queste realtà, oltre al supporto domiciliare, fondamentale poiché la maggior parte delle persone vive e si cura a casa. De Rossi ha evidenziato l’enorme progresso: da 76.000 pazienti in manicomio nel 1978, oggi sono 800.000 coloro che ricevono cure nei Dipartimenti di Salute Mentale, un incremento significativo che dimostra il successo del processo di deistituzionalizzazione.
Nonostante i risultati ottenuti, De Rossi ha avvertito dell'importanza di mantenere alta l’attenzione. "Resta sempre il rischio di adottare modelli assistenziali che, pur nascendo da buone intenzioni, possono risultare iperprotettivi e lontani dai reali bisogni delle persone."
Un’altra sfida emersa durante il convegno riguarda l'attenzione ai diritti e alla dignità dei pazienti. De Rossi ha affermato che l’insegnamento di Basaglia impone di mettere al centro la soggettività delle persone e i loro reali bisogni. "Dobbiamo costruire una psichiatria che favorisca l’autonomia e l’emancipazione, garantendo diritti fondamentali come quello al lavoro e all’abitare in modo autonomo", ha aggiunto Massimo Zuin, Direttore dei Servizi Sociosanitari dell'Ulss 3.
Al convegno ha partecipato anche Alberta Basaglia, figlia del famoso psichiatra, che ha ascoltato le riflessioni di esperti e rappresentanti delle associazioni di malati e familiari. Zuin ha concluso evidenziando una terza sfida per il futuro della psichiatria: "Dobbiamo rimanere fedeli al nostro mandato di cura e supporto, evitando di deviare verso il controllo sociale o la repressione. L’eredità di Franco Basaglia deve guidare le nostre azioni e riflessioni in questo campo così delicato."
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