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Sanità
26.10.2024 - 15:31
Foto di repertorio
Nonostante l’ampia disponibilità di strumenti diagnostici e terapeutici, le malattie cardiovascolari continuano a rappresentare la principale causa di morte e malattia, anche nell’Ulss 5 Polesana. In Italia, queste patologie hanno provocato oltre 210.000 decessi nel 2023, pari al 31% del totale, con un’incidenza maggiore tra le donne (56%) rispetto agli uomini (44%). In Veneto, lo scorso anno sono stati registrati oltre 16.500 decessi legati a queste problematiche.
Giovedì 24 ottobre, ad Adria, si è tenuto un convegno nella sala convegni della Croce Verde, dove oltre 150 tra medici specialisti, medici di medicina generale e infermieri si sono riuniti per un’interazione proficua sul tema. Durante l’incontro è emersa la solidità della rete di servizi nella zona polesana, con un’alleanza efficace tra medici di medicina generale e specialisti, per garantire la centralità del paziente nel sistema ospedale-territorio.
Presso l’ospedale di Rovigo, è attivo un Centro per la lotta e la cura dell’ipertensione, riconosciuto a livello europeo dal 2018. Nel 2023, sono state effettuate 1.047 prestazioni ambulatoriali. Un’attenzione particolare è rivolta ai bambini, con monitoraggi della pressione per i più giovani, e alle donne in gravidanza. Inoltre, l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Rovigo offre servizi ambulatoriali dedicati alla visita internistica per l’ipertensione e al monitoraggio continuo della pressione arteriosa per 24 ore.
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