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Overtourism e degrado
28.10.2024 - 16:41
A pochi giorni dall’esame Unesco per il riconoscimento di Venezia come patrimonio a rischio, Legambiente lancia un monito forte: il capoluogo lagunare sta vivendo una fase critica di sovraffollamento turistico e di insostenibilità urbana che la sta spingendo verso il collasso. La città, infatti, è scesa di ben 28 posizioni nella classifica dell’"Ecosistema Urbano", che valuta la qualità ambientale dei centri urbani italiani, un calo legato all’impatto devastante dell’overtourism. L’associazione ambientalista denuncia che il recente tentativo di regolamentare i flussi turistici tramite il “ticket d’ingresso” è fallito e che la città continua a essere sovraffollata.
Qualità ambientale in caduta libera
Secondo il rapporto di Legambiente, Venezia quest’anno ha peggiorato le proprie performance ambientali non solo per l’inquinamento dell’aria, ma anche per la gestione idrica e il consumo di suolo, mostrando segni di cedimento anche su ciclabilità e installazione di energie rinnovabili sugli edifici pubblici. Miglioramenti ci sono stati per i mezzi di trasporto pubblico, con un aumento dei passeggeri a 602 per abitante rispetto ai 578 del 2022. Tuttavia, questi risultati positivi sono offuscati dall’afflusso massiccio di turisti che sovraccaricano il sistema, provocando gravi disagi alla comunità locale.
Una città sommersa da milioni di visitatori
L’overtourism è il problema cruciale: con circa 11 milioni di presenze annue e oltre 14.000 turisti per chilometro quadrato, la pressione sulle risorse e sull’equilibrio sociale della città è diventata insostenibile. Questo sovraffollamento ha portato a effetti negativi sia sul tessuto sociale che sull’ambiente, causando fenomeni di "turismofobia" e una crescente polarizzazione tra residenti e turisti. La città rischia di perdere ulteriormente la propria identità e autenticità, trasformandosi in una “vetrina” per i visitatori, a scapito dei veneziani e della sua storia culturale.
Un appello per salvare Venezia
“La situazione richiede un intervento immediato,” dichiara Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto. “È urgente un piano d’azione concreto che punti alla sostenibilità e alla qualità della vita dei residenti.” Venezia rischia di rimanere intrappolata in una monocoltura turistica, che sta erodendo non solo la sua morfologia lagunare ma anche il suo equilibrio socio-culturale ed economico. La sfida per l’amministrazione, secondo Legambiente, è bilanciare l’economia turistica con un’effettiva tutela ambientale e con la qualità della vita dei cittadini.
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